Dati in discesa quelli comunicati da Iss e Ministero della Salute nel consueto monitoraggio Covid settimanale consegnato stamane dalla Cabina di regia: cala l’Rt nazionale, cala l’incidenza dei casi di contagio, crescono seppur di poco i tassi di ricovero sia in reparti ordinari che nelle terapie intensive. La fotografia inquadrata dall’Istituto Superiore di Sanità vede una espansione controllata della variante Delta, ormai predominante in tutta l’Europa: l’Rt passa da 1.01 a 0.97, tornando sotto quota 1 come ad inizio agosto.
L’incidenza dei casi – con dati sempre relativi alla settimana 23-29 agosto – cala anch’essa da 77 su 100mila abitanti ai 74 odierni: il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento dal 5,7% al 6,0%, con il numero di persone ricoverate in che sale fino 544 posti occupati il 31/08/2021 (erano 504 il 24/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,3%, con il numero di persone ricoverate in queste aree che sale da 4.036 (24/08/2021) a 4.252 (31/08/2021). La bozza di monitoraggio Iss verrà come sempre presentata questo pomeriggio in conferenza stampa dagli scienziati che collaborano con il Governo: diretta video streaming sempre sul canale YouTube del Ministero della Salute.
MONITORAGGIO ISS, 17 REGIONI A RISCHIO MODERATO
Con i dati emersi oggi dal monitoraggio Iss dalla prossima settimana non vi sarà alcun cambio di colore: resta zona gialla la Sicilia, come restano in “bianco” Sardegna e Calabria, seppur vicine al passaggio in “gialla” forse dal 13 settembre prossimo. «La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici – si legge nel report Iss presentato oggi alla Cabina di regia – e sui soli casi ospedalizzati è in diminuzione e prossima alla soglia epidemica. Si conferma il trend di aumento dei ricoveri ospedalieri associati alla malattia COVID-19. Aumenta (da 10 a 17) il numero di Regioni/PPAAA classificate a rischio epidemico moderato, nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto». Le Regioni a rischio moderato risultano Sicilia, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia e province di Trento e Bolzano. Restano invece a rischio basso Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. Diverso è però il discorso dei ricoveri, dati essenziali per stabilire gli eventuali passaggi di colore: parametri Sicilia ancora da zona gialla (22,5% tasso ricoveri, 13,9% delle terapie intensive), mentre la Sardegna è al limite (15% ricoveri, 13,2% terapie), così come la Calabria (16,8% ricoveri, 8,9% rianimazione).