DATI MONITORAGGIO ISS 3 GIUGNO: IL CALO NETTO DELLA PANDEMIA

Si consolida ulteriormente il calo della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese: l’ultimo monitoraggio Iss-Ministero della Salute, presentato come di consueto al venerdì mattina, indica la discesa di tutte le principali voci epidemiologiche.

Nella bozza prodotta dall’Istituto Superiore di Sanità si legge subito la discesa dell’indice di contagio Rt, da 0.86 della scorsa settimana all’attuale numero di 0.82: medesimo percorso anche per l’incidenza dei casi positivi Covid su 100mila abitanti, si arriva a 207 mentre solo 7 giorni fa l’indice era a 261. Il monitoraggio Iss conferma anche la discesa del “rischio” contagio secondo i parametri fissati dal Ministero: 19 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso, solo 2 Regioni sono equiparate a rischio moderato, nessuna a rischio alto. In questa ultima settimana, la percentuale di casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione dal 13% all’11%: sempre nella bozza Iss si legge poi che diminuisce «anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (42% vs 44%), mentre aumenta la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% vs 44%)».



MONITORAGGIO ISS E REPORT FIASO: IL CALO DEI RICOVERI

Dati ancora più netti sulla discesa del rischio pandemico arrivano dai ricoveri ospedalieri: nel monitoraggio presentato al Ministero della Salute questa mattina 3 giugno 2022 si scorgono valori molto rassicuranti: il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,3% mentre nel precedente monitoraggio una settimana fa era fermo al 2,6%.



Ancora meglio l’occupazione delle aree mediche (non rianimazioni): si passa dal 9% al 7,1%, comunque sempre decisamente meno della soglia di allerta epidemica. I dati del Ministero e dell’Istituto confermano quanto già evidenziato nel report settimanale della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) dello scorso 31 maggio. La discesa delle ospedalizzazioni viaggia ormai spedita: nei reparti Covid ordinari, di malattie infettive e medicina, la riduzione settimanale dei ricoveri si attesta al 15%. I nuovi ricoverati in terapia intensiva invece, commenta il report Fiaso, «sono quasi tutti soggetti no vax e nel 100% dei casi pazienti affetti da altre patologie: la quota di non vaccinati nei letti delle rianimazioni è ancora del 30%».