MONITORAGGIO ISS, IL RIALZO DEL COVID IN ITALIA

Secondo i dati presenti stamattina nella bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute, per la terza settimana consecutiva in Italia torna a crescere il contagio da Covid-19, seppur in maniera contenuta ma con indizi sempre più concreti di una possibile (mini) quinta ondata di contagi.



L’incidenza dei casi su 100mila abitanti in quest’ultima settimana è tornata a crescere fino a 725, rispetto ai 510 del precedente monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità: anche l’indice di contagio Rt è tornato a salire, da 0.83 a 0.94. L’Rt tendenziale all’8 marzo è però sopra la soglia epidemica, con dato registrato all’1.24. Sempre secondo i dati contenuti nella bozza di monitoraggio – inviati alla Cabina di regia anti-Covid – si registra un freno al calo dei ricoveri in ospedale: il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,8%, contro il 6,6% della scorsa settimana, mentre l’occupazione delle aree mediche resta stabile al 12,9% come la scorsa settimana. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (14% vs 17% la scorsa settimana): «è stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), mentre aumenta quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 46%)», si legge ancora nel monitoraggio.



COLORI REGIONI: ITALIA QUASI TUTTA IN BIANCA NEL MONITORAGGIO ISS-MINISTERO

Occorre ricordare che i dati inviati oggi alla Cabina di regia rappresenta una delle ultime volte che tale operazione verrà gestita in questo modo: dal 1 aprile infatti decade lo stato di emergenza e con esso anche il sistema di ordinanze “a colori” delle Regioni. Come ha spiegato ieri in conferenza stampa il Ministro della Salute Roberto Speranza, introducendo i temi del nuovo Decreto Covid approvato in CdM, «non ci saranno più le ordinanze del venerdì, rimarrà invece il monitoraggio Iss-Ministero della Salute sull’andamento della pandemia». In attesa del prossimo 1 aprile dunque, i dati del monitoraggio finiscono ancora in Cabina di regia e serviranno per produrre le nuove ordinanze dal 21 marzo dove l’Italia tornerà ormai praticamente tutta in zona bianca, nonostante il rialzo dei contagi sia comunque presente. Quattro Regioni sono classificate al momento a rischio “Alto” a causa di molteplici allerte di resilienza, 15 a rischio “Moderato” e due a rischio “basso”: questo però non toglie che da lunedì prossimo anche Lazio, Marche e Calabria abbandoneranno la zona gialla per tornare in “bianco” come il resto d’Italia. Fino al 28 marzo invece rimarrà “gialla” solo la Sardegna, ormai con conseguenze solo formali in quanto il sistema di regole è già stato reso uguale tra “bianco” e “giallo” dal precedente Decreto Covid.

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