MONITORAGGIO ISS-MINISTERO SALUTE: RISALE LA CURVA DEL COVID

Mentre il Governo proroga l’uso delle mascherine sui mezzi pubblici fino al 30 settembre e mentre si ragiona sull’eliminazione della quarantena per i positivi Covid, la curva della pandemia vede risalire le voci presenti all’interno dell’ultimo monitoraggio Iss-Ministero della Salute.



Più incidenza di casi, maggior indice Rt e numero dei ricoveri che invece resta stabile: questo dice in sunto il nuovo monitoraggio settimanale sul contagio da Covid-19, in risalita ma senza le “curve” e la pericolosità degli ultimi due anni e mezzo. Da 222 l’incidenza sui casi di Covid-19 su 100mila abitanti passa a 310, così come l’Rt passa da 0.75 del precedente monitoraggio all’attuale 0.83: 1 sola Regione/PA è classificata a rischio basso. 14 Regioni sono classificate a rischio moderato mentre 6 sono tornate a “rischio alto” vista la presenza «di molteplici allerte di resilienza». Sempre secondo la bozza del monitoraggio preparata dall’Istituto Superiore di Sanità, «La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (10% vs 10% la scorsa settimana). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 42%), mentre diminuisce la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 49%)».



REPORT FIASO E MONITORAGGIO ISS: I DATI SUI RICOVERI (STABILI)

Se però il contagio da Covid-19 prende nuovamente a risalire dopo settimane di profondo calo, non si può dire lo stesso dei ricoveri in area medica e delle rianimazioni. I dati del monitoraggio Iss mostrano come il tasso di occupazione delle terapie intensive scende ai minimi storici, l’1,9% – contro il 2% della precedente rilevazione il 9 giugno scorso – mentre il tasso dei ricoveri in area medica passa dal 6,6% al 6,7%.

Se osserviamo poi gli ultimi dati presentati dalla Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) in generale la situazione dei ricoveri Covid in Italia è decisamente sotto controllo. Il numero dei pazienti in ospedale cala del 3,9% seppur con impatto più rallentato rispetto alle precedenti settimane: 16,3% il 7 giugno, -13% il 31 maggio, -16% il 24 maggio, – 14,9% il 17 maggio. Nei reparti ordinari, spiega la Fiaso nel bollettino di mercoledì 15 giugno, «i pazienti ricoverati sono diminuiti del 4,8% mentre nelle rianimazioni c’è stato un aumento di sole 3 unità e tutte imputabili a pazienti Con Covid, finiti in ospedale per curare altre patologie e risultati positivi al virus». Nelle terapie intensive invece aumenta la percentuale di no vax che sale al 40% sul totale dei ricoverati: «La riduzione dei ricoveri continua ormai da quasi due mesi e questo rappresenta sicuramente un segnale positivo davanti al quale, però, non possiamo distrarci», spiega Giovanni Migliore, presidente Fiaso, «Negli ospedali adesso può iniziare una fase di consolidamento della lezione appresa dalla pandemia, a partire dalla valorizzazione del personale reclutato nel corso dell’emergenza».