“Questa settimana si osserva ancora un leggero incremento del tasso di incidenza dei casi di Covid-19 nel nostro Paese, che si fissa intorno a 353 casi per 100mila abitanti”, così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nella sua consueta analisi del monitoraggio Iss-ministero della Salute.
Rezza ha posto l’accento sul lieve incremento dell’indice Rt, ora a 0,88, dunque ancora al di sotto della soglia epidemica. Poi l’esperto ha analizzato il tasso di occupazione da parte dei pazienti Covid nei reparti di area medica e nelle terapie intensive, dove siamo rispettivamente “all’11% e al 2,5%, quindi anche in questo caso un leggero aumento delle ospedalizzazioni, anche se si rimane ben al di sotto di ogni soglia di criticità”. (Aggiornamento di MB)
IL NUOVO MONITORAGGIO ISS: LIEVE RISALITA DEL COVID, MA NUMERI SOTTO SOGLIA ALLERTA
Diversamente da quanto registrato la scorsa settimana, il nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute inquadra un lieve aumento della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese: numeri tutt’altro che allarmanti, tutti sotto ampiamente le soglie di allerta, in un quadro che potrebbe tranquillamente essere inserito in un normale “sali-scendi” visto già ad inizio settembre. L’incidenza dei casi Covid in Italia sale a 353 ogni 100.000 abitanti rispetto ai 307 della precedente rilevazione una settimana fa: la bozza di monitoraggio Iss presentata come ogni venerdì dalla Cabina di regia Covid del Ministero presenta la lieve risalita anche dell’indice di contagio Rt, da 0.83 a 0.88, comunque sotto la soglia epidemica.
«L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero aumenta e si trova appena sotto la soglia epidemica: Rt=0,96 (0,93-1,00) all’08/11/2022 vs Rt=0,84 (0,81-0,87) all’ 01/11/2022», riporta ancora la bozza dell’Istituto Superiore di Sanità. Ad oggi, secondo i dati aggiornati del monitoraggio sull’andamento della pandemia, solo una Regione è classificata a rischio alto: 12 sono a rischio moderato e 8 classificate a rischio basso. 11 Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza.
RICOVERI COVID: DAL MONITORAGGIO ISS AL REPORT FIASO, TUTTE LE NOVITÀ
Anche sul fronte ricoveri, dove si registra la vera “incidenza” di virulenza e letalità delle ondate Covid, si registra un lieve rialzo senza però preoccupare ad oggi gli esperti. Il monitoraggio Iss mostra infatti come il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,5% rispetto al 2% registrato nel precedente monitoraggio una settimana fa. I ricoveri in area medica salgono all’11% di occupazione, mentre sette giorni fa il dato si fermava al 10%.
Dal monitoraggio Iss al nuovo report FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie ed Ospedaliere) pubblicato ieri, non vi è alcuna allerta sul fronte ricoveri: secondo il rapporto tracciato dagli “ospedali sentinella” aderenti alla rete FIASO, in una settimana il numero dei pazienti è sceso complessivamente del 2,4%. «La variazione è minima nei reparti Covid ordinari (-0,6%) dove calano in modo piuttosto netto i pazienti Per Covid, ovvero con sindromi respiratorie e polmonari (-16%), mentre salgono i ricoverati Con Covid (+11%)», sottolinea il report nazionale, mentre si registra come tra i ricoverati “per Covid” (con i sintomi tipici della malattia) «l’alto numero di no vax pari a un quarto (25%) dei posti letto occupati nei reparti ordinari, di malattie infettive e medicina interna».