IL NUOVO MONITORAGGIO ISS: CROLLO COVID, LA PANDEMIA NON SPAVENTA

Il nuovo monitoraggio redatto da Iss e Ministero della Salute conferma ancora una volta la discesa importante della malattia da Covid-19 nel nostro Paese sotto tutte le voci “chiave” per capire l’andamento della pandemia: la bozza del monitoraggio Iss, inviata alla Cabina di regia Covid oggi 20 maggio, presenta diversi indici in diminuzione anche solo con la scorsa settimana.



Prima di tutto, l’incidenza dei casi Covid su 100mila abitanti crolla da 458 dello scorso monitoraggio 13 maggio all’attuale dato di 375: nel periodo 27 Aprile – 10 maggio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0.89, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (era 0.96). Pure l’Rt sui ricoveri ospedalieri è al di sotto della soglia epidemia e sempre stabile a 0.84. Ad oggi, nessuna Regione è classificata a rischio alto, una solo a rischio modesto e tutte le altre a rischio bassi: 9 Regioni riportano almeno una singola allerta di resilienza, solo una Regione riporta molteplici allerte di resilienza. Sempre il monitoraggio Iss mostra che la percentuale dei casi rilevati tramite tracciamento è stabile al 12%, mentre aumenta di poco la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43%), «mentre è sostanzialmente stabile la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (43% vs 44%)», riporta la bozza del monitoraggio prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità.



RICOVERI IN DISCESA: MONITORAGGIO ISS E REPORT FIASO IN MIGLIORAMENTO

Ma è sopratutto la situazione dei ricoveri a rendere del tutto più “sereno” l’immediato futuro della pandemia Covid-19 in Italia: il monitoraggio Iss del 20 maggio indica che il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale scende al 3,1% dopo che 7 giorni fa era fermo al 3,4%.

Il tasso di occupazione delle aree mediche invece scende dal 12,6% al 10,9%, uno dei dati più bassi dall’inizio della pandemia in Italia: tra le Regioni, il dato più alto lo segna l’Umbria con il 22,1% di ricovero in area medica, quello più basso invece a Bolzano (7%). Per le rianimazioni invece la Regione con indice più alto è l’Abruzzo con il 6,6%, quello più basso Bolzano insieme a Valle d’Aosta con 0 ricoverati in terapia intensiva. Dati confortanti oltre il Monitoraggio Iss arrivano anche dall’ultimo report della Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere: nella settimana 10-17 maggio, il numero totale dei pazienti ricoverati, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, è sceso fino del 14,9%: diminuzione doppia rispetto a quella registrata nel periodo 3-10 maggio, quando il calo si era attestato al 7,5%. «Si assiste, dunque – sottolinea la Federazione commentando l’ultimo report – a un evidente miglioramento della situazione negli ospedali con la stessa proporzione sia nelle malattie infettive sia nelle aree critiche»; ad incidere sul calo, spiega la Fiaso, «sono i casi ‘con Covid’ mentre la presenza dei pazienti ‘per Covid‘, con sindromi respiratorie e polmonari, rimane stabile». Nelle terapie intensive ad oggi v’è un 24% di pazienti no vax.