Classico appuntamento con il monitoraggio Iss-Ministero della Salute e con il punto della situazione di Silvio Brusaferro. Intervenuto in video collegamento per commentare i dati sull’epidemia di Covid-19 in Italia, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità ha spiegato che i numeri a livello regionale mostrano una situazione altalenante, con alcune regioni in lieve decrescita e altre in leggera crescita. “Quando andiamo a guardare i dati per fasce d’età, la situazione è caratterizzata dai più giovani, in particolare 0-9 anni in netta decrescita come numero di casi, mentre altre fasce di età mostrano una crescita”, ha sottolineato: “Vanno segnalate, in particolare, le curve in aumento delle fasce di età 70-79 e sopra gli 80 anni”.



Nel corso del suo intervento sul monitoraggio Iss-Ministero della Salute, Silvio Brusaferro ha affermato che il quadro epidemiologico italiano nelle ultime settimane è caratterizzato dalla variante Omicron, ma non solo: “In particolare, questa settimana la caratterizzazione principale è data dalla variante Ba2, è stata ancora isolata Ba1, c’è qualche isolamento di Ba3 ed è stata isolata in cinque casi la variante Xe”. (Aggiornamento di MB)



I NUOVI DATI DEL MONITORAGGIO ISS 29 APRILE

La pandemia da Covid-19 non corre più: anche nel nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute presentato stamane in Cabina di regia si conferma la discesa di alcune voci importanti per valutare l’andamento del virus nell’ultima settimana (Rt e terapie intensive) mentre restano stabili i ricoveri e sale solo, di poco, l’incidenza dei casi su 100mila abitanti.

Nella bozza presentata stamattina, come ogni venerdì, l’Istituto Superiore di Sanità ravvisa un’incidenza in lieve crescita da 675 a 699 casi su 100mila abitanti: cala invece l’indice di contagio Rt da 0.96 a 0.93, rimanendo sempre sotto la soglia di allerta. Sempre dal monitoraggio settimanale dell’Iss emerge come la percentuale di casi Covid rilevati con attività di tracciamento è stabile al 13%, così come la percentuale di casi rilevati tramite comparsa di sintomi (40% contro il 41% del precedente monitoraggio); ferma al 47% la percentuale di casi ravvisati con attività di screening. Il tasso di occupazione delle terapie intensive cala ulteriormente dal 4,2% all’attuale 3,8% mentre resta stabile al 15,6% la percentuale di casi Covid ricoverati in area medica.



COME EVOLVE IL COVID-19 NELL’ULTIMA SETTIMANA. NUOVE REGOLE DAL 1 MAGGIO

Ad oggi, sono solo 3 le Regioni a rischio alto, 11 a rischio moderato, le restanti a rischio basso: dalla bozza del monitoraggio Iss si osserva come siano 12 le Regioni italiane, rispetto alle 13 di una settimana fa, a superare la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di area medica.

Tasso più alto ravvisato in Umbria (al 31,4%) mentre nessuna Regione supera l’allerta del 10% per le terapie intensive: sul fronte incidenza, Abruzzo a 1170 e Molise a 949 sono le Regioni con i dati più alti d’Italia al momento. La situazione epidemica migliora ma per il Ministro della Salute Roberto Speranza occorre ancora cautela nonostante sia terminata la fase di emergenza nazionale: ieri sera ha firmato l’ordinanza “ponte” al Decreto Covid in approvazione in Parlamento, determinando alcune proroghe nelle regole Covid anche dopo il 30 aprile. Dal 1 maggio sparisce l’obbligo di Green Pass mentre resta l’obbligo di mascherine al chiuso per scuola, trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, per spettacoli aperti al pubblico, cinema, teatri, locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso. «La pandemia non è finita e chiediamo di intensificare anche la campagna vaccinale. Siamo ancora dentro la pandemia ma – ha dichiarato il Ministro Speranza – ora abbiamo strumenti diversi per gestirla».