MONITORAGGIO ISS 13 MAGGIO: CALO INCIDENZA E RT STABILE
Anche nell’ultima settimana la presenza del Covid-19 in Italia è data in calo praticamente in tutte le voci principali del monitoraggio Iss, uscito come da tradizione al venerdì mattina: la bozza presentata da Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, aggiornata al 13 maggio 2022, vede la conferma stabile dell’indice di contagio Rt sotto la soglia epidemica (a 0.96, come 7 giorni fa).
Importante invece la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: si passa da 559 del precedente monitoraggio Iss all’attuale dato di 458 casi ogni 100mila abitanti. Il tasso di occupazione dei ricoveri è l’altro segnale che la pandemia in Italia sta lentamente diminuendo in ogni parte del territorio: nelle terapie intensive ad oggi si segnala il 3,4% di occupazione contro il 3,7% di una settimana fa. Per quanto riguarda i ricoveri in area medica invece, il tasso di occupazione scende al 12,6% rispetto al 14,5% degli scorsi giorni. Ancora dalla bozza del monitoraggio si scopre come la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (13% vs 12% la scorsa settimana): «Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane sostanzialmente stabile (43% vs 42%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 46%)», segnala l’Iss,
COVID ITALIA IN CALO: MONITORAGGIO ISS E REPORT FIASO
Ad oggi, chiarisce ancora il monitoraggio dell’Iss, nessuna Regione è classificata a rischio alto nel nostro Paese: «Tre regioni sono classificate a rischio moderato, di cui due per molteplici allerte di resilienza; le restanti regioni/pa sono classificate a rischio basso secondo il Dm del 30 aprile 2020. Tredici regioni/pa riportano almeno una singola allerta di resilienza. Due regioni riportano molteplici allerte di resilienza».
Oltre al monitoraggio dell’istituto, gli altri dati lungi ieri con il report settimanale della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) conferma la netta diminuzione dei rischi Covid a livello di ospedalizzazioni. Nella settimana 3-10 maggio è stata infatti registrata «una diminuzione dei ricoveri maggiore rispetto alla settimana precedente, quando si era attestata al 5,7%. In particolare si sono ridotti in maniera netta, -9%, i ricoverati Covid nei reparti ordinari». Il commento del presidente Fiaso Giovanni Migliore: «La curva dei ricoveri Covid continua a scendere e l’arrivo di temperature più alte sicuramente ci aiuterà. Ma non possiamo permetterci distrazioni. Dall’analisi dei dati dei pazienti ricoverati emerge come ci sia ancora una certa quota di anziani e fragili non vaccinati che finiscono in rianimazione: questo, a distanza di un anno e mezzo dall’inizio della campagna vaccinale, è inammissibile». Ieri intervenendo al Global Covid-19 Summit, il Premier Mario Draghi ha sottolineato come seppur in diminuzione, la pandemia da Covid non è affatto finita: «Siamo ancora indietro rispetto al nostro obiettivo comune di vaccinare il 70% della popolazione in ogni Paese entro la metà del 2022. In molti dei nostri Paesi abbiamo eliminato le restrizioni, riaperto le scuole, rilanciato l’economia. Abbiamo salvato vite e siamo tornati a una vita normale. Ma, come ben sappiamo, la pandemia non è finita».