Resta stabile l’incidenza settimanale dei casi di Covid in Italia a livello nazionale: si tratta di 37 ogni 100.000 abitanti nella settimana che va dal 24/03/2023 al 30/03/2023, come rivela il monitoraggio Iss-Ministero della Salute. Un numero più o meno uguale ai 38 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Passando all’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, nel periodo dell’8 al 21 marzo 2023 è stato pari a 0,99 con un range 0,93-1,10. Percentuale in lieve aumento rispetto alla rilevazione precedente, quando era a 0,96, appena sotto la soglia epidemica che è 1.



Il monitoraggio Iss-Ministero della Salute mostra anche il tasso di occupazione in terapia intensiva, in calo allo 0,8% secondo la rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 30 marzo. Un numero in discesa rispetto all’1,1% del 23 marzo. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 4,0% secondo la rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 marzo rispetto al 4,1% della rilevazione al 23 marzo.



La situazione delle regioni

Nel bollettino Iss-Ministero della Salute, una Regione risulta non valutabile, a causa della mancanza di trasmissione di dati. La regione è stata equiparata a quelle ad rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020 e 4 regioni/PPAA sono a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto sono le regioni a rischio moderato e otto quelle classificate a rischio basso.

Intanto Hanna Nohynek del SAGE, Strategic Advisory Group of Experts on Immunization, sezione dell’OMS, ha parlato della situazione relativa alle vaccinazioni: “Abbiamo riflettuto soprattutto sul fatto che gran parte della popolazione è vaccinata o precedentemente infettata da COVID-19, o entrambe le cose, ma questo non toglie che resti importante vaccinare con booster aggiuntivi coloro che sono ancora a rischio di malattia grave, per lo più adulti più anziani e quelli con patologie preesistenti”.