I dati del monitoraggio condotto da Istituto superiore di sanità (Iss) e Ministero della Salute mostrano che anche in Italia la circolazione sta ricrescendo. “La situazione riflette l’epidemiologia di altri paesi Ue/See”, ha osservato Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss. Nel video sul monitoraggio ha spiegato che in quasi tutte le regioni c’è una ricrescita di casi e anche il numero dei comuni con almeno un caso nelle ultime due settimane è cresciuto. Inoltre, questa crescita di casi riguarda tutte le fasce d’età. Nell’ultima settimana è di 42 anni l’età mediana alla diagnosi, 70 per il primo ricovero e ingresso in terapia intensiva e 82 per i decessi. “Aumentano i casi sintomatici e asintomatici”, ha aggiunto Brusaferro, secondo cui “questa settimana cominciano a ricrescere i casi pediatrici”.



La variante Delta resta dominante, mentre sono 79 i casi segnalati con mutazioni Delta Plus, quindi una parte molto contenuta. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, Brusaferro evidenzia che si conferma l’efficacia anche per la variante Delta. La protezione dal contagio è del 75,8%, dal ricovero 91,6%, dalla terapia intensiva 94,8% e dalla morte 91,4%. (agg. di Silvana Palazzo)



MONITORAGGIO ISS, INDICE RT A 0,96

Il mese di ottobre è stato una sorta di “turning point” per l’emergenza Covid-19: si registra infatti per la prima volta un aumento considerevole dell’incidenza dei casi unita anche all’indice di contagio: i dati presentati oggi, nel consueto monitoraggio Iss consegnato alla Cabina di regia anti-Covid, registrano nel periodo 6-19 ottobre un Rt nazionale di 0.96 (era 0.86% una settimana fa), appena al di sotto della soglia epidemica considerata di allerta (ovvero indice 1).

Non solo, il monitoraggio Covid settimanale Iss-Ministero della Salute all’esame della Cabina di regina mostra un altro “balzo” in avanti legato al tasso di trasmissibilità del coronavirus: a livello nazionale l’incidenza arriva a 46 casi di Covid per 100.000 abitanti (nella settimana 22-28 ottobre) rispetto ai 34 della scorsa settimana. Gli esperti scienziati vedono poi la proiezione dell’indice Rt per la prossima settimana con il superamento inevitabile della soglia di allerta, considerando 1,14 il probabile dato tra 7 giorni. Lo stesso report settimanale mostra come il tasso di occupazione in terapia intensiva è alquanto stabile e basso (3,7%) mentre quello per le aree mediche a livello nazionale sale al 4,5% (era al 4,2% sette giorni fa).



MONITORAGGIO ISS, 18 REGIONI A RISCHIO MODERATO

Il monitoraggio Iss in Cabina di regia sottolinea inoltre come l’aumento del contagio Covid in Italia non sia legato per forza al recente balzo del numero di tamponi effettuati (dovuti all’obbligo di Green Pass per i lavoratori dal 15 ottobre scorso): si ritiene infatti che «le stime di Rt siano poco sensibili al recente aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati». Variante Delta Plus ma soprattutto calo dell’incidenza dei vaccini anti-Covid dopo mesi dall’ultima dose si sospettano le “cause” di questa virata del contagio per ora ancora su livelli non di massima allerta. Sono 18 le Regioni che risultano classificate a rischio moderato, mentre restanti 3 Regioni risultano classificate a rischio basso: infine, sono 13 le Regioni che riportano un’allerta di resilienza, mentre nessuna ne ha molteplici di allerte. Con questi dati attuali l’Italia anche per la prossima settimana rimarrà comunque in zona bianca, ma salendo i vari indici non si può escludere che nelle prossime settimane possano avvenire alcuni cambi di “colore” tra le Regioni.