Silvio Brusaferro

teme che gli over 60 non ancora vaccinati diventino bersaglio del coronavirus nelle prossime settimane a causa della trasmissibilità della variante Delta. «Per questo raccomandiamo di chiudere rapidamente questo gap», ha dichiarato il presidente dell’Iss in conferenza stampa. Per quanto riguarda il nuovo sistema dei colori, ha chiarito che «il decreto prevede che siano considerati due parametri, terapie intensive e aeree mediche. È stato trovato questo accordo nella trattativa tra governo e Regioni. Questo dovrebbe compensare il rischio per le Regioni che hanno meno posti letto».



Quindi, a proposito delle esenzioni al Green Pass, Gianni Rezza, direttore Prevenzione del ministero della Salute: «Le stiamo studiando. Una persona che non può completare il ciclo vaccinale perché ha avuto una reazione avversa, allora potrebbe avere l’esenzione. Ma stiamo valutando anche altri casi. Direi che sarà indispensabile mettere a punto delle raccomandazioni, una circolare in modo da arrivare pronti al 5-6 agosto». A proposito della situazione epidemiologica, ha spiegato che «si sta complicando», quindi bisogna «correre a vaccinarsi». (agg. di Silvana Palazzo)



MONITORAGGIO ISS: “COMINCIA A CRESCERE CURVA CASI”

«Comincia a crescere la curva dei casi». A lanciare l’allarme è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità. Nel corso della conferenza stampa sul nuovo monitoraggio ha spiegato che l’indice Rt è a 1,29, ma per prossima settimana è proiettato a 1,55. Invece quello delle ospedalizzazioni è a 1,16. «La curva in questo caso è piatta, quindi stiamo monitorando la situazione». Riguardo l’età mediana della diagnosi, è scesa a 25 anni, è a 48 per il primo ricovero, a 59 per ingresso in terapia intensiva e 78 anni per decesso. In lieve aumento i casi importati dall’estero. La probabilità che si occupi il 10% dei posti letto fino al 20 agosto è alta in Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia, nel Lazio al 20% anche per la terapia intensiva.



Per quanto riguarda il sequenziamento, si è arrivati al 9,3% dei tamponi processati. Negli ultimi 45 giorni i casi di variante Delta hanno superato quelli della variante Alfa. «Aumenta in maniera molto significativa la trasmissione dell’infezione da virus Sars-CoV-2 nel Paese con quasi tutte le Regioni classificate a rischio epidemico moderato. La circolazione della variante Delta è in aumento ed è ormai prevalente», ha aggiunto Brusaferro in conferenza stampa. (agg. d Silvana Palazzo)

INDICE RT 1.26, INCIDENZA SETTIMANALE RADDOPPIA

L’incidenza settimanale dei casi raddoppia ed è boom anche dell’indice Rt che si attesta a 1,26 rispetto allo 0,91 della settimana scorsa. A scattare la fotografia della situazione epidemiologica è il nuovo monitoraggio dell’Iss analizzato in Cabina di regia. Questa settimana sono due le Regioni a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020: Basilicata e Valle D’Aosta. Nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. In terapia intensiva è stabile al 2%. Si registra un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 157 a 165. Anche quello in aree mediche a livello nazionale resta al 2%. Anche in questo caso si registra un lieve aumento di ricoveri, passati da 1.128 a 1.194. Sono 15 le Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna invece riporta molteplici allerte di resilienza.

Il monitoraggio dell’Iss evidenzia un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.997 vs 2.408). La percentuale dei casi rilevati tramite l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (30% vs 31%). In diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati tramite la comparsa dei sintomi (44% vs 46%). Infine, il 26% è stato diagnosticato con attività di screening. Se Lazio, Sardegna, Veneto e Sicilia hanno superato la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, la Toscana è vicinissima alla soglia. (agg. di Silvana Palazzo)

MONITORAGGIO ISS: INDICE RT 1,26

I contagi salgono per via della variante Delta ma la funzione di schermatura dei vaccini funziona e limita al minimo l’impatto sugli ospedali: questo il maxi-sunto del monitoraggio Iss presentato stamattina come di consueto alla Cabina di regia anti-Covid, in riferimento al periodo 12-18 luglio. Anche con Rt e incidenza dei casi in rialzo, i nuovi parametri fissati dal Decreto Covid 22 luglio fanno rimanere l’Italia in zona bianca anche per la prossima settimana, nonostante un ingente nuovo carico di contagi distribuiti su quasi tutto il Paese. Negli ultimi 7 giorni l’incidenza dei contagi ha toccato i 41 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 19 della settimana precedente: l’indice Rt schizza a 1.26 rispetto al 0.91 della scorsa settimana.

«Si osserva un forte aumento dell’incidenza settimanale – si legge nella bozza del report Iss che come di consueto verrà presentato nel pomeriggio in conferenza stampa (con diretta video streaming sui canali del Ministero della Salute) – a livello nazionale con evidenza di aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le Regioni/PPAA. Il quadro generale della trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato». La trasmissione del Covid-19, rilevano ancora Iss e Ministero, sui soli casi sintomatici e su quelli ospedalizzati è sopra la soglia epidemica: «L’impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri rimane minimo con tassi di occupazione e numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sostanzialmente stabili. La circolazione della variante delta è in aumento in Italia ed è ormai prevalente. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi».

MONITORAGGIO ISS: ITALIA RESTA IN ZONA BIANCA

Al momento resta dunque prioritario raggiungere una elevata copertura dei vaccini, proseguendo sulla buona strada confermata ancora ieri dal Premier Mario Draghi in conferenza stampa di presentazione del nuovo Decreto Covid: «il Green Pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche. Anche nella definizione dei parametri che c’è stata, la scelta lì era tra procedere normalmente e quindi molte Regioni sarebbero andate in giallo perché i parametri precedenti sarebbero stati superati, oppure introdurre il Green Pass, cambiare i parametri in maniera tale da tenere le Regioni in zona Bianca ma con il Green Pass», ha spiegato il Presidente del Consiglio. Tornando ai dati scientifici mostrati stamani nel monitoraggio Iss, si sottolinea ancora come cruciale la copertura vaccinale e «il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale». Al momento sono 19 le Regioni con rischio moderato, di cui 4 (Lazio, Veneto, Sardegna e Sicilia) sarebbero divenute zona gialla la prossima settimana avendo superato i 50 casi su 100mila abitanti. Ma con il cambio dei parametri per l’assegnazione fissati nel Dl Covid, nessuna Regione tornerà gialla: il tasso di ospedalizzazione fissato come nuovo criterio principale stabilisce nel 10% di terapie intensive piene e 15% dei reparti ordinari come soglia massima per uscita dalla zona bianca.