“Anche questa settimana cresce leggermente il tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e l’incidenza si fissa a 388 casi per 100mila abitanti. Anche l’indice di trasmissibilità Rt mostra una leggera tendenza all’incremento: siamo a 1,04, quindi di poco al di sopra della soglia epidemica”: così in videomessaggio Giovanni Rezza per commentate il monitoraggio Iss-Ministero della Salute sulla pandemia da Covid-19.
Il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute ha sottolineato che il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 12% e al 2,5%: “Notiamo un leggero incremento nell’occupazione dei posti di area media, mentre resta del tutto stabile l’occupazione dei posti di terapia intensiva, al di sotto di ogni soglia di criticità”. (Aggiornamento di MB)
I DATI DEL MONITORAGGIO ISS: IL COVID TORNA A CRESCERE
Già nelle ultime due settimane v’erano state avvisaglie di un ritorno di lieve crescita della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese (e non solo), ma con il monitoraggio Iss-Ministero della Salute pubblicato come sempre di venerdì questa “sensazione” viene confermata in pieno dai dati. Nessuna emergenza, specie sul fronte ospedaliero, ma sicuramente una recrudescenza del virus che vede crescere – complice i primi veri freddi dell’inverno – l’incidenza dei casi di coronavirus. Secondo la bozza diffusa stamattina dall’Iss, prosegue la corsa del Covid senza per fortuna essere «ad alta velocità»: sale come detto l’incidenza dei caso Covid su 100mila abitanti, da 353 del precedente monitoraggio fino a 388 attualmente.
«Nel periodo 02 novembre–15 novembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,04 (range 0,80-1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente e superiore alla soglia epidemica», si legge ancora nel monitoraggio diffuso dalla Cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: l’indice di trasmissibilità sui casi con ricovero ospedaliero aumenta pure, ma rimane sotto la soglia epidemica (Rt=1,07 invece che 0.96 come la scorsa settimana). Al momento, sono 6 le Regioni classificate a rischio alto per molteplici allerte di resilienza: 13 a rischio moderato e 2 a rischio basso.
MONITORAGGIO ISS E REPORT FIASO: LA SITUAZIONE DEI RICOVERI COVID IN ITALIA
Sempre guardando i dati della bozza di monitoraggio Iss-Ministero Salute, salgono da 3 a 5 le Regioni che registrano occupazione dei reparti ospedalieri ordinari con pazienti Covid sopra la soglia di allerta (15%): si tratta di Emilia-Romagna (15,3%), Liguria (20,6%), Marche (15,5%), Umbria (31,3%) e Valle d’Aosta (19,4%). Per quanto riguarda invece l’incidenza di casi di contagio, la Regione con valore più alto è il Veneto (694,9 casi ogni 100mila abitanti) seguita dall’Emilia Romagna (521,5%). Osservando i dati generali sui ricoveri Covid, il monitoraggio degli esperti Iss rileva una crescita non esponenziale nei reparti ordinari: tasso di occupazione passa dall’11% al 12%.
Di contro, restano stabili le terapie intensive in quanto il tasso di occupazione resta tutto sommato stabile al 2,5% rispetto ai dati del precedente monitoraggio. Se però si aggiungono i risultati del recente report FIASO (Federazione tra le aziende ospedaliere) si scopre come in Italia il trend della pandemia è certamente destinato a crescere nelle prossime settimane: per quanto concerne le terapie intensive, il rialzo è addirittura del 77%. Certo, sottolinea la FIASO, «i valori assoluti sono decisamente contenuti: da 18 a 32 pazienti ricoverati», ma resta un piccolo campanello d’allarme, tra l’altro prevedibile visto che normalmente con l’arrivo del freddo le curve epidemiologiche sono destinate a salire.