Buone notizie dal monitoraggio Iss-Ministero Salute di questa settimana. “Si osserva una ulteriore diminuzione dell’incidenza di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 in Italia. Rimane contenuto l’impatto sugli ospedali con tassi di occupazione dei posti letto nelle aree mediche e in Terapia Intensiva sostanzialmente stabili o in diminuzione”, l’analisi del report, con tanto di raccomandazione a mantenere le misure comportamentali individuali e collettive, dall’uso della mascherina all’aerazione dei locali.
Riflettori accesi anche sulla campagna vaccinale nel report Iss-Ministero Salute: “L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia”. Nel suo consueto video-commento, il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha spiegato: “Anche questa settimana si osserva una diminuzione del tasso di incidenza dei casi di Covid-19 nel nostro Paese e anche l’Rt mostra una tendenza al decremento ed è al di sotto della soglia epidemica. Per l’occupazione delle terapie intensive e dei reparti di area medica si osserva una sostanziale stabilizzazione rispetto alla settimana precedente senza alcun fenomeno di congestione delle strutture sanitarie”, riporta l’Ansa.
I DATI DEL MONITORAGGIO ISS: CALO RT E INCIDENZA CASI
Scende ancora il contagio da Covid-19 in Italia secondo i dati raccolti nell’ultimo monitoraggio Iss-Ministero della Salute presentato oggi dalla Cabina di regia ministeriale: in calo quasi tutte le voci principali del report settimanale disponibile ogni venerdì, ad eccetto dei ricoveri in terapia intensiva dove però l’emergenza resta ai minimi livelli da inizio pandemia. La bozza di monitoraggio Iss diffusa stamane dal Quotidiano Sanità indica un’ottima frenata generale del virus: l’incidenza nazionale sul contagio da Covid ogni 100mila abitanti scende nuovamente, da 374 dello scorso monitoraggio ai 283 casi di questa settimana. Anche l’indice di contagio Rt cala ulteriormente e scende sotto la quota limite di 1: si passa dall’1,11% della scorsa settimana a 0.95 Rt calcolato sui casi sintomatici.
«Nessuna regione è classificata a rischio alto, quattro sono a rischio moderato e 17 classificate a rischio basso. Otto regioni e province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Una regione riporta molteplici allerte di resilienza», si legge ancora nella bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute diffusa questa mattina. Stando al report settimanale, le regioni sopra la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti in area medica sono Umbria (33,5%), Valle d’Aosta (20,9%), Friuli Venezia Giulia (17%) e Liguria (15%). In tutte le Regioni invece il tasso di occupazione delle terapie intensive è ben sotto la soglia di allerta (fissata al 10%).
MONITORAGGIO ISS E REPORT FIASO: LA SITUAZIONE DEI RICOVERI PER COVID
E proprio sul tema dei ricoveri, il monitoraggio Iss si “unisce” idealmente a quanto già sostenuto dal Report della FIASO (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere): «In questa fase abbiamo una epidemia persistente, ma di forme meno severe, la curva dei ricoveri è piatta, con una sostanziale stabilità», spiega il bollettino FIASO diffuso ieri. Nei dati calcolati dal Ministero e dall’Istituto Superiore di Sanità si scopre come attualmente il tasso di occupazione delle terapie intensive è in lievissima risalita rispetto al monitoraggio Iss della scorsa settimana: dal 2,2% si passa al 2,4%. Di contro, i ricoveri in area medica vengono dati in calo a livello nazionale: dal 10,8% al 10,4%», conclude il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità.
Tornando al report FIASO, «Attualmente il numero dei ricoverati ‘per Covid‘, ovvero con sindromi respiratorie e polmonari, è pari al 43% del totale; i pazienti ‘con Covid‘, invece, trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero ma in ospedale per curare altre patologie, sono la maggioranza e ammontano al 57%». In giornata è anche atteso il primo bollettino settimanale del Ministero della Salute con gli aggiornamenti sulla pandemia da Covid-19 dopo la decisione del Governo Meloni di interrompere la pubblicazione quotidiana iniziata il 24 febbraio 2020, all’inizio dell’emergenza coronavirus in Italia.