A “Dimartedì” su LA7, Luca e Paolo hanno interpretato il monologo di Zelensky, che lo ha reso famosissimo come attore e comico nel 2016, tanto da portarlo poi all’elezione come presidente dell’Ucraina. Il Premier, che ora si trova a combattere una guerra non voluta contro la Russia e Putin, era infatti un attore. I due comici hanno voluto omaggiarlo ripercorrendo proprio le sue parole nella sitcom, della quale hanno spiegato la storia proprio davanti alle telecamere:
“Ci sta sfuggendo la storia più particolare, la più strana e forse interessante. La storia del presidente dell’Ucraina Zelensky. Tutti sanno che era un comico, lo paragonano a Grillo. Zelensky è un attore che nel 2016 è diventato famosissimo per una sitcom, “Servitore del popolo”. In questa sitcom interpreta un professore di storia, molto amato dai suoi ragazzi, che un giorno si sfoga con un collega sulla situazione politica ucraina. Questo sfogo viene ripreso di nascosto da un alunno, postato su internet e diventa virale. Così virale, che questo professore alle successive elezioni viene eletto presidente dell’Ucraina. La sitcom ha avuto un successo così forte che è nato un movimento politico, tanto forte che alle successive elezioni, Zelensky, l’attore, è stato eletto Presidente dell’Ucraina. Non hanno eletto un uomo, ma un’idea”.
Luca e Paolo, omaggio a Zelensky
Quello al monologo di Zelensky è stato un vero e proprio omaggio di Luca e Paolo, che hanno spiegato la motivazione della scelta di portare in tv le parole dell’ex attore e ora presidente ucraino: “Abbiamo pensato di farvelo ascoltare. Questo monologo ha cambiato la storia. Da queste parole, recitate in una commedia, è partito un cambiamento. Grazie a lui è stato eletto un Presidente che sta combattendo una guerra di libertà. Queste parole dimostrano la potenza dell’arte, della cultura, della parola che cambia il destino di ogni uomo. Vi facciamo sentire il monologo che ha cambiato l’Europa”.
Una storia da pelle d’oca quella di Zelensky, che nella sitcom denunciava la politica ucraina, finendo poi per diventare presidente. Dalla finzione, alla realtà: poco dopo, alle successive elezioni, il popolo ucraino lo ha davvero eletto come presidente. Oggi, il giovanissimo politico, si trova a combattere una guerra contro la Russia, che sta dilaniando il suo Paese. Dalla sua parte, però, può contare sull’appoggio dell’Europa e della Nato.
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