Maria Chiara Giannetta ha portato al Festival di Sanremo 2022 i “guardiani” di Blanca, la serie di grande successo della Rai. Sono le persone che l’hanno aiutata a vestire i panni della protagonista, una profiler cieca. “Quando ho iniziato questa avventura mi sono state affiancate cinque persone, i miei guardiani. Sono ciechi. Michela è la prima persona che ho contattato, è stata fantastica. Non sapevo da dove iniziare, allora ha fatto tutto lei mandandomi un video. Ho scoperto che vive con un tempo dettato solo da lei, non dagli altri. Io mi affanno, corro dietro il tempo. Ho scoperto che quando voglio mi posso fermare”.
Nel suo monologo, dunque, la co-conduttrice della quarta serata di Sanremo 2022 ha spiegato cosa ha imparato da chi l’ha aiutata a interpretare il suo personaggio. “Marco e Sara si muovevano con attenzione, calma. Non avevano difficoltà a chiedermi di aiutarli. Quante volte io per orgoglio non ho mai chiesto aiuto, che stupida”.
Monologo Maria Chiara Giannetta: “I miei guardiani…”
E poi c’è Maria: “Una valanga. È nata in Puglia e odiava che le dicessero cosa non potesse fare. A 19 anni contro tutti sale in un treno per Roma senza bastone né cane. Trova lavoro e si allena per correre. Era il 1996 e ha partecipato ai Giochi paralimpici di Atlanta. Mi sembra assurdo che questa donna possa avere paura. Eppure quando sente lo sparo non parte. Il giorno dopo arriva terza e ha preso due bronzi e un argento in tutta la sua carriera”, ha raccontato Maria Chiara Giannetta nel suo monologo al Festival di Sanremo 2022.
Ci sarebbe anche Veronica, che però non è riuscita a raggiungerli: “Lei è stata fondamentale per conoscere il mondo dei cani guida. Lei è campionessa nazionale di scherma non vedenti. Lei e Ulma sono un’unica identità. Lei protegge Veronica quando ci sono ostacoli bassi. E quando ci sono quelli alti? ‘Quelli te li prendi in faccia’, mi ha risposto”. Quindi, Maria Chiara Giannetta ha concluso il monologo chiarendo tutto quello che ha imparato grazie alla serie: “Blanca è tutti loro, io ho imparato che è bello mettersi un vestito elegante e truccarsi, ma anche andare oltre che ciò che si vede, oltre pregiudizi, imbarazzi e paure. Ho scoperto che quello che non conosco è una ricchezza infinita che mi rende umana. Ed è stata una figata”.