I monopattini elettrici rappresentano ormai da mesi un argomento di discussione e confronto in Italia, soprattutto in seguito al bonus erogato dal Governo Conte per incentivare la smart mobility con l’acquisto di questi mezzi, alternativi a quelli più tradizionali, utili a favorire gli spostamenti nelle grandi città e a ridurre l’impatto ambientale degli stessi. Il problema di fondo è che, parallelamente al lancio di questa iniziativa, non fu varata alcuna misura in termini di sicurezza stradale e di obbligo di copertura assicurativa da parte dei conducenti.
Una decisione non troppo ottimale, i cui esiti sono purtroppo agevolmente individuabili nelle statistiche e nei dati numerici diramati dall’osservatorio della Polizia stradale, che parlano di un incidente grave con i monopattini elettrici ogni tre giorni e di 125 sinistri con lesioni gravi nel solo 2020, anno in cui è esplosa la pandemia di Coronavirus, senza contare inoltre gli altri lievi incidenti, che hanno generato conseguenze meno critiche per le persone in essi coinvolti.
MONOPATTINI ELETTRICI: LOMBARDIA REGIONE CON PIÙ INFORTUNI GRAVI
Gli incidenti causati dai monopattini elettrici, peraltro, rappresentano una problematica comune a molte regioni d’Italia, come si evince dalla graduatoria diramata dall’osservatorio della Polizia stradale e ripresa sulle colonne del quotidiano “Libero”, che, dopo avere ricordato che la prima vittima si è registrata un anno fa a Budrio (con altri undici feriti in prognosi riservata e 49 con prognosi superiori ai 40 giorni), ha precisato che il poco gradito primo posto in classifica spetta alla Lombardia (56 gli infortuni gravi a Milano), seguita da Piemonte (14) e Lazio (13).
Lo scorso 21 giugno, intanto, sui banchi del Senato è approvato un Ddl relativo alle disposizioni in materia di sicurezza e circolazione stradale dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, con la Commissione Trasporti della Camera che sta operando per introdurre l’obbligo di copertura assicurativa per danni a terzi. Due passaggi a dir poco fondamentali, che potranno trovare attuazione, si auspica, nelle prossime settimane, e condurre a una situazione decisamente più regolamentata rispetto a quella attualmente in essere al giorno d’oggi in Italia.