Come si apprende dal rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali pubblicato lo scorso 10 ottobre si starebbe riscontrando dal 2022 un incremento di vittime legate specialmente ai monopattini elettrici nonchè, sebbene in parte minore, alle bici elettriche. I dati parlano di un incremento del 78%. Aumentano anche i decessi per chi usa la bici elettrica (53%) mentre diminuiscono le morti per chi usa la bicicletta tradizionale (-6%). In generale, i valori totali di incidenti, morti e feriti su strada sono di fatto tornati ai livelli pre-Covid con 165.889 incidenti con lesioni, 3.159 decessi e 223.475 feriti. Numeri, l’anno scorso, praticamente sovrapponibili con quelli di quattro anni fa che certificano come gli effetti delle limitazioni agli spostamenti siano del tutto esauriti.



In base ai dati emersi, tra l’altro, non ci sarebbero discordanze tra nord e sud. Le percentuali infatti sarebbero distribuite in maniera pressochè identica da Nord a Sud. Gli unici valori che denotano differenze riguardano i decessi dei pedoni, con numeri maggiori registratisi nella provincia di Roma (56), seguita da Milano (24), Napoli (23) e Torino (18).



MONOPATTINI E PREVENZIONE: IL NUOVO CODICE DELLA STRADA

I dati indicati invitano a riflettere su quelle che potrebbero essere le cause che hanno portato ad un così alto incremento. Il problema, infatti, secondo gli esperti, risiederebbe nella scarsa prevenzione. Molti giovani e adulti tendono a girare per le strade con i monopattini senza casco, circolando spesso anche in aree non adeguate, anche perché per molto tempo non è nemmeno esistita una normativa precisa ad hoc che regolasse a fondo il settore.

Utile sarà senz’altro lo studio di un nuovo Codice della Strada per disciplinare i monopattini come si sta facendo ai tavoli dell’Esecutivo. Il regolamento, una volta entrato in vigore in autunno, detterà regole più severe sulla circolazione, la sicurezza e il parcheggio dei mezzi a due ruote. L’intento del Governo si fonderebbe infatti proprio sulla necessità di ridurre gli incidenti stradali e mettere a norma veicoli che finora hanno dimostrato tutto tranne che affidabilità. Solo così si potrà agire in maniera concreta sulla messa a punto della prevenzione.