Monsignor Paglia è stato ospite stamane di Uno Mattina, per il Venerdì Santo e il giorno della Passione di Pasqua, sottolineando l’importanza di questa giornata di preghiera e meditazione, così come di dolore: “Di fronte ai crocifissi non conta la nostra stanchezza ne quella del Papa – spiega l’uomo di Chiesa riferendosi alla salute del Santo Padre, in questi giorni un po’ cagionevole – oggi è un giorno particolare, si sospendono anche le Messe, bisogna guarda la croce e anche quelle del mondo, che devono interessarci tutte più dei nostri problemi”.
“Oggi ci sono milioni di crocifissi – ha proseguito Mons. Paglia – di donne, bambini, anziani e stranieri, è un bene porsi questo problema, i tanti crocifissi di oggi devono interrogarci e farci pensare, e il Papa è il primo che, pur con i suoi acciacchi, guarda i crocifissi e non se stesso”.
MONS. PAGLIA: “CI SONO 59 GUERRE NEL MONDO”
Monsignor Paglia ha quindi ricordato le numerose guerre che stanno affliggendo il mondo negli ultimi anni: “Stiamo facendo il mondo a pezzi, ci sono 59 guerre vive nel nostro Pianeta, guerre che spesso continuano senza fermarsi, dentro questo mondo dobbiamo trovare la forza di sperare ed è questo il senso del rapporto fra il Venerdì Santo e la Resurrezione, noi non siamo condannati ad un Venerdì Santo perpetuo”.
“Pensiamo alle periferie delle città – ha proseguito Monsignor Paglia – dobbiamo ricucire relazioni e rapporti perchè nessuno sia solo, la solitudine rischia di essere una croce diffusa. C’è una croce diffusa che viene da noi stessi, siamo noi che ci crocifiggiamo, ecco perchè vorrei che questo tempo fosse un tempo in cui ricuciamo i rapporti, basta condannarci, combattere tra noi, ridiamo voce al cuore, questa è la vera resurrezione”.
MONS. PAGLIA: “CI SONO 59 GUERRE NEL MONDO”
Monsignor Paglia ha proseguito: “Io ho 79 anni, sono un anziano prete, e devo pensare al mio futuro ma soprattutto alle nuove generazioni, che mondo lascio? Questa la responsabilità di noi anziani che non possiamo ritirarci, oggi resurrezione vuol dire dare il nostro contributo affinchè le nuove generazioni costruiscano un mondo migliore di quello che abbiamo lasciato”.
Monsignor Paglia si è poi soffermato sugli anziani alla luce della legge che lo stesso si è fatto promotore per assistere gli anziani in casa: “Noi anziani dobbiamo essere più consapevoli di essere una risorsa, tutta la famiglia deve comprendere le relazioni fra diverse generazioni. Lo diciamo oggi perchè sotto la Croce di Gesù c’era l’anziana madre e il giovane discepolo e Gesù si preoccupò dell’anziana madre e del giovane e disse, questo è tuo figlio e questa è tua madre, e da allora vissero assieme. Io mi auguro una nuova alleanza fra giovane e anziani – ha concluso – per rendere il nostro Paese più solidale e fraterno, la Pasqua comincia da lì”.