Polemica su Monsignor Vincenzo Paglia per via un di un suo retweet in cui ha dato visibilità tramite il suo account a un immagine in cui degli attori in costume adamitico sono circondati a loro volta da dei bambini a loro volta nudi: ricostruendo la vicenda si apprende che il 75enne presidente della Pontificia Accademia per la Vita e gran cancelliere del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” aveva di fatto retwittato un post dello stesso Istituto e che riportava un’immagine presa dal film “Casomai”, lungometraggio del lontano 2002 di Alessandro D’Alatri e che vedeva nel suo cast come protagonisti Fabio Volo e Stefania Rocca. Nella foto, che è una versione alternativa della foto della locandina, i due attori sono distesi a terra mentre attorno vi sono dei bambini piccoli nudi: la foto (usata per promuovere un incontro online dell’Istituto su Facebook con D’Alatri per parlare di cinema e famiglia) è stata “pixellata” dal sito Life Site News, che l’ha rilanciata, per nascondere tutte le nudità ma il retweet ha suscitato un vespaio di polemiche.
MONS. PAGLIA, POLEMICHE PER IL RETWEET DELLA LOCANDINA DI “CASOMAI”
Come si ricorda in passato Monsignor Paglia era stato criticato per aver commissionato un murales in cui erano presenti delle figure nude (con Gesù che chiamava in Cielo omosessuali, prostitute, spacciatori, ecc.) e in cui di fatto era rappresentato anche lui stesso nella Cattedrale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia: e anche stavolta un’ondata di critiche nei confronti dell’arcivescovo si è sollevata sui social network dopo che il sito Life Site News ha reso di pubblico dominio il tweet originale, scatenando diversi commenti indignati da parte degli utenti ma anche di altri media cattolici internazionali vicini allo stesso sito. Il tenore delle critiche, oltre al fatto che Paglia (comunque non responsabile del cinguettio originale, che si è limitato a diffondere) abbia rilanciato un’immagine da molti ritenuta offensiva, verteva sul fatto che non era la prima volta che il Monsignore si trovava coinvolto in una vicenda simile. Anche per questo motivo probabilmente, anche se suo il post è ancora online, l’immagine non è più visibile perché è stata rimossa dal tweet originale dell’account del Pontificio Istituto.