Due alpinisti italiani sono morti sul Monte Bianco. Le vittime sono due uomini originari della Liguria, precisamente Genova, di anni 56 e 57, precipitati sul versante francese della cresta Kuffner, nel massiccio sul confine fra l’Italia e la nazione oltralpe. Come riferisce l’edizione online del Corriere della Sera, i loro corpi sono stati recuperati dalle autorità francesi, precisamente dal Peloton de Haute montagne della gendarmeria di Chamonix. Una morte dovuta ad un incidente, nonostante i due alpinisti fossero esperti; probabilmente la caduta è stata dovuta alla scarsa visibilità in quella zona, a seguito di una fitta nebbia che si è abbattuta sul Monte Bianco nelle scorse ore. Le vittime erano partite dal rifugio Torino, situato sulla sponda italiana del massiccio alpino, e sono state recuperate questa mattina attorno alle ore 6:30. Un portavoce del Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix ha fatto sapere: «Sono stati trovati sul versante nord del Mont-Maudit, a 4.100 metri di quota».
MORTI DUE ALPINISTI SUL MONTE BIANCO: “ERANO LEGATI, FORSE UNO HA TRASCINATO L’ALTRO”
«Probabilmente – ha aggiunto – sono precipitati circa 200 metri più in alto, durante la fase di discesa». L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, visto che l’allarme era scattato nella giornata di martedì: «Verso le 17 – ha proseguito il portavoce – avevano avvisato che entro tre ore sarebbero rientrati, poi non hanno più dato notizie. In quota le condizioni cominciano a degradarsi, inizia ad esserci neve dura e ghiaccio. A metà pomeriggio la situazione meteorologica è peggiorata, può essere che si siano persi». I due alpinisti sono stati trovati ben legati fra di loro quindi è probabile che uno sia caduto trascinando con se il compagno di arrampicata. La cresta Kuffner, dove è avvenuta la tragedia, si trova sulla linea frontiera che separa l’Italia dalla Francia, ed è considerata una sorta di mito fra le grandi classiche del Monte Bianco. La sua scalata è riservata ai soli esperti.