Il Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa si è accorciata di due metri negli ultimi due anni, precisamente dal 2021 al 2023. Come si legge su Wired, la notizia è stata data da un gruppo di geometri della regione dell’Alta Savoia, che ha appunto misurato l’altezza del massiccio che segna uno dei confini fra l’Italia e la Francia. Si tratta di una ricerca che, come specificato dall’Ansa, ha come obiettivo quello di monitorare l’impatto dei cambiamenti climatici degli ultimi anni sull’arco alpino, e i dati specificano che ad oggi il Monte Bianco è alto esattamente 4.805,59 metri, il che significa che rispetto alla precedente misurazione del 2021 è diminuito di 2,22 metri. Non è ben chiaro come abbiano fatto a misurare l’altezza della maestosa montagna, quasi sicuramente con strumenti elettronici, in ogni caso dagli ultimi rilievi effettuati lo scorso mese di settembre è emerso “l’accorciamento”.



Le misure sono state prese da una ventina di ricercatori che si sono divisi in otto squadre diverse e che hanno scalato la vetta studiandola in più punti. Assieme a loro anche un drone che ha permesso di svolgere al meglio le indagini. Jean des Garets, presidente della Camera dei geometri dell’Alta Savoia, ha fatto sapere attraverso una conferenza stampa che la decrescita potrebbe essere stata causata dalle precipitazioni estive che sono state scarse aggiungendo che “la posizione e l’altitudine della cima del Monte Bianco sono in perpetuo movimento”.



MONTE BIANCO PIU’ CORTO DI DUE METRI: IL PICCO MASSIMO NEL 2007

Un moto che “produce variazioni fino a cinque metri”, di conseguenza non è da escludere che l’altezza del Monte Bianco possa tornare a crescere in futuro. Il Monte Bianco, negli ultimi 20 anni, ha raggiunto il suo picco massimo nel 2007, quando misurava 4.810,90 metri.

Nel 2019, invece, si era verificato un calo notevole ma stando a quanto scrive Wired il dato non era stato comunicato in quanto considerato non rappresentativo e anche “per non destare eccessivo allarmismo”. In ogni caso i ricercatori che hanno effettuato le misurazioni hanno spiegato che i dati non devono essere utilizzati “per dire sciocchezze” e che gli stessi devono essere interpretati da scienziati e climatologi e non da geometri.