L’ex presidente della Ferrari, noto imprenditore italiano, Luca Cordero di Montezemolo, è stato ospite ieri sera negli studi del programma di La7, Piazza Pulita. Nell’occasione ha parlato di tanti argomenti fra cui le auto elettriche e gli e-fuel, alla luce della recente decisione dell’Ue di bandire i motori a benzina e diesel dal 2035, consentendo però quelli alimentati da carburanti elettrici e le auto elettriche. “E’ un discorso molto interessante ma con ancora tutta una serie di temi da risolvere, dai costi ai tempi. E’ una strada da perseguire e in prospettiva può essere un’alternativa delle batterie – dice riferendosi agli e-fuel – non sono mai stato un grande ammiratore delle auto elettriche. Secondo me l’Europa ha preso delle decisioni un po’ in fretta ma siamo all’inizio di un discorso molto interessante”. Formigli ha fatto notare come la Cina sia il principale produttore di batterie al mondo: “Rischiamo una dipendenza dalla Cina? Non c’è dubbio – aggiunge Montezemolo – c’è poi un tema dello smaltimento delle batterie, del peso delle batterie”.



“Oggi le vetture elettriche – ha proseguito l’ex presidente di Ferrari – costano molto tanto e mancano colonnine, sono una buona cosa per i centri abitati, ma questi dubbi non li hanno le industrie francesi e tedesche che lavorano da anni su questo. In Italia non abbiamo più la produzione automobilistica, la Fiat è francese, le decisioni vengono prese a Parigi. In Italia vi è una filiera straordinaria di componentistica ma non c’è più un centro di ricerca ne di progettistica, non c’è più nemmeno l’elettronica, è stata venduta la Magnetti Marelli. Sono preoccupato in quanto la cassa integrazione è presente nella maggior parte degli impianti automobilistici ed è una cosa terribile”. E ancora: “L’Italia al tavolo di Bruxelles oggi è molto molto debole e sono preoccupato per la componentistica”.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO: “LA FERRARI? NON E’ UNA CRISI BREVE”

Sulla Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha aggiunto: “E’ stata la cosa più importante della mia vita, non penso sia una crisi di breve termine. Quando misi insieme la squadra che oggi chiamano dream team, presi Todt, Domenicali, Ross Brown e Rori Byrne, poi due anni dopo arrivò Schumacher quando sapevamo che il pilota avrebbe fatto la differenza, è stata costruita una squadra. Io mi auguro che andando a recuperare sul mercato alcuni tecnici fondamentali… e bisogna anche portare un po’ di cultura in azienda. Quest’anno mi sarei aspettato una vettura più competitiva”.

Sul suo pilota preferito Montezemolo ha aggiunto: “Lauda, Schumachero o Leclerc? Lauda è stato uno degli amici della mia vita, abbiamo cominciato a lavorare assieme, tutti e due giovani. Schumacher è stato il pilota che ha vinto di più e avevano in comune una cosa: quando si vinceva e si perdeva lo si faceva sempre tutti assieme. Leclerc è molto bravo, velocissimo soprattutto sul giro secco. Sta vivendo un momento molto delicato, pur essendo molto giovane passano gli anni ma ha bisogno di una macchina competitiva, deve vincere”.