Il professor Mario Monti, senatore a vita ed ex presidente del consiglio del suo governo tecnico post Berlusconi, è stato intervistato stamane dai microfoni del programma di Rai Tre, Agorà, condotto in diretta televisiva da Luisella Costamagna. Le prime parole sono state per Angela Merkel, che ieri è andata di fatto in pensione dopo le elezioni tedesche: “Una presenza fondamentale – ha spiegato Monti – poco notata dal punto di vista della spettacolarità, i tedeschi non hanno una politica vivace, ma ha lasciato una traccia fondamentale per continuità e affidabilità ed è diventata gradualmente una delle voci più ascoltate del mondo occidentale. Come tutti ha avuto i suoi limiti – ha proseguito – e su alcune decisioni si può non essere d’accordo”.
Quindi Monti ha meglio specificato: “lei ha esteso il suo manto protettivo a Victor Orban e alla deriva autocratica dell’Ungheria in un modo non conforme a mio avviso al principio dell’Europa”. Errori anche durante la crisi dell’Euro: “Pensava che ogni paese mettesse la sua casa in ordine per risolvere la crisi ma non è andata così”. Ma ora cosa accadrà, c’è il rischio che senza la Merkel i paesi rigoristi possa tornare a fare la voce grossa? “Dobbiamo ragionare su ciò che accade in Germania – ha replicato la Merkel – i due partiti ago della bilancia, i verdi e i liberali, che hanno raccolto voti dei giovani, sono due partiti che in Italia non esistono”.
MONTI: “IN ITALIA I LIBERALI E I VERDI…”
“L’Italia è una società – ha continuato – che sta avendo una sensibilità contro il cambiamento climatico ma nessuno sembra veramente pronto a pagare i costi, questo vale per i verdi. I liberali danno invece forse peso eccessivo ai vincoli di bilancio senza pensare alle generazioni future”. Luisella Costamagna ha quindi incalzato Monti sull’incontro in terrazza a Berlino: “L’invito avvenne di giorno, bevemmo dell’acqua su un terrazzo della sede della cancelleria”. E sullo stesso argomento Monti ha parlato al Corriere della Sera dicendo: “Nell’agosto del 2012 feci una visita a Berlino e prima dell’incontro prendemmo un aperitivo sulla terrazza della cancelleria. Bevemmo acqua, mi pare. Merkel mi prese con molta umanità. ‘Mario, cosa pensi di fare?’, mi domandò. Le chiesi come la vedesse lei. Disse:’Finora io e altri colleghi europei abbiamo pensato che tu saresti il naturale successore di Giorgio Napolitano al Quirinale. Ma ora io penso, e so che anche altri pensano, che dal punto di vista dell’Italia e dell’Europa sarebbe ancora più importante se tu potessi continuare a guidare il governo o far sì che in Parlamento si formi una maggioranza in linea con la politica di riforme che hai iniziato’”.
MONTI: “LA CORSA AL QUIRINALE? VI SPIEGO…”
Sul futuro post Merkel a livello Europeo, Monti aggiunge: “Certamente draghi è un’autorità incontrastata in Europa, senza comunque sbilanciarsi troppo”. Sulle similitudini fra il governo Monti e quello dell’attuale Premier: “La mia coalizione era più ampia di quella attuale, inoltre ci sono due differenze: il mio governo era stato formato durante un’emergenza economica gravissima ora l’emergenza è pandemica. All’epoca la maggioranza si costituì con un grande senso di responsabilità, visto che Bersani e Berlusconi erano accaniti oppositori fino al giorno prima. Questa maggioranza è ampia visto che ogni partito ha capito che sarebbe stato nel proprio interesse esserci in quanto ci sono in ballo grandi investimenti”.
Sulla corsa al Quirinale e la possibile scelta di Draghi, infine: “Ragiona con la sua testa e credo sia poco sensibile all’adulazione che lo sta circondando. consiglio a draghi di fare un partito come feci io? Io non dico nulla, ma sono gli elettori che contano. Mi candido al quirinale? Non esiste l’istituto della candidatura. ‘altra volta mi dicevano tutti che sarei stato eletto io…”.