Mario Monti, Presidente del Consiglio dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, in una intervista a Libero, ha parlato dell’operato del Governo di Giorgia Meloni e della volontà della Premier di condurre l’Italia verso il presidenzialismo. “È una svolta che considererei molto pericolosa, non tanto per il rischio di derive autoritarie, ma semplicemente perché avrebbe effetti opposti a quelli auspicati dai fautori. Con il presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo e al tempo stesso capo dell’esecutivo, l’Italia diventerebbe un Paese più conflittuale e meno governabile”, ha chiarito.
Le motivazioni sono ben definite. “Più conflittuale perché toglierebbe di scena l’unica figura, il presidente della Repubblica eletto dal Parlamento a larga maggioranza, che a prescindere dal suo passato viene rispettato e riconosciuto da tutte le parti politiche ed esercita un ruolo di moderazione. Meno governabile, perché una piena contrapposizione tra maggioranza e opposizioni”, questa l’opinione dell’ex Presidente del Consiglio. Essa è frutto dell’osservazione degli altri Paesi in cui il presidenzialismo è in vigore.
Monti: “Presidenzialismo è pericoloso”. Il confronto con Francia e Usa
Mario Monti, dopo avere definito il presidenzialismo come “pericoloso”, ha anche fatto degli esempi concreti in meno alla bassa governabilità delle repubbliche di questo genere. “Il sistema politico, come si osserva spesso negli Stati Uniti e in Francia – le due più collaudate repubbliche presidenziali – rende quasi impossibile trovare quel consenso su misure necessarie e urgenti in situazioni di emergenza, che in repubbliche parlamentari come la Germania o l’Italia è stato più volte possibile ricorrendo a governi di grande coalizione o di unità nazionale”.
Un esempio emblematico è quello della riforma delle pensioni. Emmanuel Macron non è riuscito ad alzare l’età a 64 anni, mentre il Presidente del Consiglio, durante il suo mandato, la alzò di cinque anni in due settimane. “Elsa Fornero e io siamo stati spesso invitati a discutere questo tema in Francia. In queste occasioni, la professoressa Fornero illustra i contenuti della riforma da lei predisposta, le ragioni di equilibrio finanziario ma soprattutto di maggiore equità tra le generazioni che l’hanno ispirata. Da parte mia, ricordo in quale contesto di sfiducia dei cittadini verso la politica e di crisi finanziaria acuta ci venne chiesto di intervenire con urgenza”, ha raccontato.