Fra circa un anno potrebbe essere pronto un vaccino unico, in grado cioè di proteggere sia dall’infezione covid, quanto dalla classica influenza stagionale. In poche parole, invece di dover sottoporsi a due diversi vaccini, come succederà per molti di noi durante l’autunno, quello appunto contro il covid e quello contro l’influenza, ne faremo uno che protegga da entrambe le infezioni. A riguardo ne ha parlato all’agenzia Agi, Emanuele Montomoli, stimato professore ordinario di Igiene presso l’università degli studi di Siena e responsabile scientifico di VisMederi, spin off dell’università per gli studi clinici.



“Il vaccino unico, che protegge sia contro il Covid che contro l’influenza stagionale, potrebbe essere pronto per il 2022, in tempo per la stagione invernale. Le aziende – ha proseguito – iniziano a muoversi verso i vaccini combinati, Covid e influenza. Per il prossimo autunno avere un vaccino di questo tipo sarà però molto difficile a meno che qualcuna di queste non abbia lavorato in sordina finora e stia tenendo qualcosa nel cassetto che la comunità scientifica ancora non conosce. In questo momento da verifiche che ho fatto, ci sono solo studi in corso”.



MONTOMOLI, FRA VACCINO UNICO E IL MIX: “ASSOLUTAMENTE SICURO”

Al momento sia Novavax quanto Pfizer e Moderna ci stanno lavorando, e pare che i primi risultati siano positivi, con un vaccino che è risultato efficace anche se con degli effetti collaterali leggeri ma più frequenti rispetto a chi si sottopone solo al vaccino covid. Si parla di dolore al braccio, febbre e stanchezza, nel 60% dei pazienti (contro il 46 di chi ha fatto solo il vaccino anti covid).

Montomoli ha parlato anche del mix di vaccini, la cosiddetta vaccinazione eterologa, che sta di fatto spaccando in due la comunità scientifica: “Dall’inizio su AstraZeneca c’è stata tanta confusione – ha spiegato il professore parlando sempre con l’Agia – la vaccinazione eterologa, fatta con due vaccini diversi, va benissimo. Ci sono già degli studi clinici pubblicati che garantiscono sulla sicurezza”. Quindi Montomoli ha ricordato cosa accadeva nell’era prima dello scoppio della pandemia: “Prima del Covid ci vaccinavamo per l’influenza e nessuno di noi è mai andato a indagare sul tipo di vaccino, è probabile che da un anno all’altro la tecnologia cambiasse”.