Monza è il 33esimo comune più ricco d’Italia ma non è la prima città nella Brianza. Prima del capoluogo brianzolo infatti c’è Vedano al Lambro, che occupa il 21esimo posto in classifica. È questo quanto rivelato dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre che ha analizzato i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito alle dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef del 2021. Qual è il comune più ricco d’Italia? Si tratta di Lajatico, in provincia di Pisa. Il paese più povero invece è Cavargna, in provincia di Como, al fine con la Svizzera. Nel paese più ricco conta 985 contribuenti residenti a Lajatico che hanno dichiarato un reddito complessivo Irpef medio pari a 54.708 euro. A Carvagna, invece, solo 6.314.



Nel report viene spiegato come il nostro sia “Un Paese che essendo lungo e stretto presenta, anche dalla lettura delle dichiarazioni dei redditi dei propri contribuenti, differenze molto marcate con segnali di “impoverimento” che purtroppo interessano anche il Nord: tra i 50 comuni più “poveri” del Paese, ad esempio, ben 11 sono del settentrione. Nella stragrande maggioranza dei casi stiamo parlando di piccolissime realtà di montagna che hanno vissuto negli ultimi 30-40 anni lo spopolamento e un progressivo invecchiamento della popolazione rimasta. Milano comunque rimane il comune capoluogo di provincia più ricco d’Italia con 37.189 euro; praticamente il doppio dei 18.706 euro dichiarati a Ragusa”.



Monza dietro a Vedano al Lambro

A Monza gli abitanti hanno un reddito medio di 32.237 euro calcolato su una base di 88.875 contribuenti. Nella Brianza, però, ancora prima c’è il comune di Vedano al Lambro, che occupa il 21esimo posto in classifica. Bene anche Lesmo (34esimo posto) e Correzzana (36esimo posto). Come ricorda CGIA, i dati “non includono i redditi dei soggetti a imposta sostitutiva o esenti da tassazione diretta (come gli interessi sui redditi di capitale e i redditi realizzati applicando il regime fiscale forfettario) e da eventuali integrazioni (reddito di cittadinanza, assegno unico, pensioni di invalidità, etc.). Ovviamente, in questa statistica non sono compresi nemmeno gli effetti del lavoro sommerso e dell’evasione fiscale che nelle aree più disagiate del Paese spesso costituiscono un vero e proprio “espediente” per sostenere economicamente in particolar modo le fasce sociali più deboli”.



In Lombardia bene anche Bergamo, che è al 39° posto con 31.883 euro e Pavia al 57° con 30.606 euro. Tra le grandi città c’è anche Bologna al 92° posto con 29.480 euro, mentre Roma è al 120° con 28.646 euro, Bolzano al 133° con 28.473 euro, Firenze al 186° con 27.636 euro, Trento al 255° con 27.059 euro, Torino al 290° con 26.840 euro, Genova al 665° con 25.011 euro, Trieste al 680° con 24.962 euro, Aosta al 771° con 24.683 euro e Venezia al 1.034° con 24.058 euro. I più ricchi, secondo il report, abitano nelle città medio/grandi.