Vengono accusati di abusi e violenze sessuali, quindi perdono i figli, che vengono affidati ad una casa famiglia. Dopo sei anni i due genitori sono stati assolti. Si chiude così un incubo, ma al tempo stesso si apre un nuovo capitolo giudiziario, perché il problema ora è ricostruire un rapporto familiare dopo tanto tempo. «Questi due genitori sono stati accusati anche di avere sottoposto i loro figli a riti satanici», spiega l’avvocato Maurizio Bono che assiste la coppia, come riportato da La Stampa. La vicenda ha inizio nel 2009, quando uno dei due bambini, parlando con un assistente sociale, dice di aver dormito in macchina col padre. I due bambini hanno una grave malformazione genetica che comporta pesanti complicazioni psicologiche che influisce sulla loro capacità di intendere e volere. Parte dunque una segnalazione al Tribunale dei Minorenni di Milano. I genitori negano la circostanza, ma questo non basta. Nessuno verifica se i bambini si sono inventati tutto. E il servizio sociale del Comune brianzolo viene nominato ente affidatario. Le cose però si complicano quattro anni dopo.



MONZA, ACCUSATI DI ABUSI SUI FIGLI: ASSOLTI DOPO 6 ANNI

La malattia dei due bambini è molto grave, i due genitori non sembrano in grado di poterli assistere, quindi nel 2013 i figli vengono accolti in comunità. I genitori possono vederli quando vogliono. Lì ci sono altri bambini, vittime però di abusi. E i due fratellini cominciano a raccontare di aver subito anche loro abusi sessuali. Tirano in ballo i genitori, poi un’anziana nonna e quindi uno zio. Il bambino aggiunge di essere stato oggetto anche di riti religiosi satanici. Il racconto finisce in una relazione allarmata degli operatori della comunità. Ai genitori viene quindi impedito di vedere i figli. Ogni loro ricorso viene rigettato e poi finiscono sotto inchiesta per abusi sessuali su minori. Il processo viene celebrato a Monza, per competenza territoriale. I consulenti della difesa spiegano che sarebbe stato materialmente impossibile qualsiasi tipo di violenza sessuale, pena la morte dei bambini. Il perito nominato dal Tribunale di Monza conferma la ricostruzione della difesa. E quindi il caso viene chiuso con l’assoluzione dei genitori. «Sarebbe bastato fare subito una perizia medica e non accusare un’intera famiglia. Valuteremo ora il da farsi con le strutture assistenziali che hanno creato questo caso», ha dichiarato l’avvocato Maurizio Bono a La Stampa.

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