Con la morte di Silvio Berlusconi sono molti che si stanno interrogando sul futuro del Monza. Negli scorsi giorni l’ad Galliani ha fatto chiarezza spiegando che il Cavaliere non aveva chiesto di cedere la società brianzola, ma stamane il quotidiano Libero dedica ampio spazio all’argomento, parlando di un futuro poco chiaro. «Per l’amore che nutro nei confronti di Silvio Berlusconi farò tutto quello che mi verrà richiesto. Al momento nessuno mi ha mi ha parlato del futuro del Monza calcio» le parole dello storico braccio destro di Berlusconi che poi ha aggiunto: «In questa vicenda sono l’oggetto, non il soggetto. Quel che posso fare è continuare a gestire la società al meglio, e andare in giro con la maglia biancorossa, come ho cominciato a fare quando avevo cinque anni».



Galliani sta lavorando sul mercato e sul ritiro estivo del club, così come sul rinnovamento del centro sportivo del Monza, di cui Paolo Berlusconi è presidente onorario, e sul rifacimento della tribuna ovest dello stadio. Eppure, secondo Libero, già Silvio Berlusconi stava pensando di introdurre delle modifiche nell’assetto societario del club, alla luce di una perdita da 65 milioni di euro, più del doppio rispetto al 2021 (31 milioni).



MONZA, QUALE FUTURO? TIFOSI PREOCCUPATI MA NON PESSIMISTI

Si cercava quindi un socio di minoranza, ed è di qualche settimana fa la notizia dell’incontro con Evangelos Marinakis, armatore greco che già possiede il Nottingham Forest e l’Olympiakos. Inoltre erano stati avviati contatti anche con altri possibili investitori stranieri: tutto però si è fermato con la morte di Silvio Berlusconi, anche perchè bisognerà capire cosa decideranno gli eredi dell’ex premier anche alla luce del testamento lasciato.

Intanto, come detto sopra, Galliani continua a lavorare a testa bassa per rinforzare la squadra, a seguito dell’ottimo 11esimo posto raggiunto la scorsa stagione. I tifosi sono preoccupati anche perchè l’incertezza regna sovrana ma non per questo pessimisti: “La proprietà è solida e anche se dovesse decidere di cedere delle quote, si era già attivata per trovare soci affidabili”, scrive Libero. In ogni caso, qualora il club venisse ceduto, suonerebbe un po’ strano senza Berlusconi, ma siamo certi che i figli non farebbero mai uno sgarro al padre.