Una ragazza è stata salvata dai frati nel santuario di Santa Maria delle Grazie, a Monza, martedì mattina. Mentre erano impegnati nelle attività di apertura della mensa per accogliere gli ospiti meno fortunati, che si recano lì per consumare un pasto caldo, i frati hanno notato una ragazza spaesata, che aveva bisogno di aiuto. La giovane era in compagnia di un’amica: non era un volto nuovo per gli inquilini del convento, visto che già qualche volta si era recata lì per mangiare. La mattina di martedì, però, i frati le hanno letteralmente salvato la vita. La giovane sarebbe infatti stata minacciata poco prima da un uomo.
Morte di Larimar/ La mamma: “Qualcuno ha istigato il suo suicidio, un ragazzo le ha fatto un video...”
Come spiega Monza Today, infatti, ad attenderla fuori c’era un uomo, una persona che la ragazza conoscerebbe e anzi, avrebbe frequentato. Così l’avrebbe raggiunta e avrebbe tentato di avvicinarla: proprio la sera precedente, i due avevano avuto una discussione e in quel momento l’avrebbe minacciata impugnando un coltello. Il giorno successivo, poi, l’avrebbe seguita fino al santuario di Santa Maria delle Grazie.
Monza, ragazza aggredita e salvata dai frati
La vittima ha raccontato il fatto e ha denunciato presso la caserma dei carabinieri di Monza. La minaccia con un coltello risale alla sera di lunedì: il tutto sarebbe avvenuto in un’area dismessa del capoluogo brianzolo. La giovane sarebbe stata colpita e
aggredita: inoltre, durante la lite, l’uomo le avrebbe anche puntato contro un coltello, minacciandola. Lei avrebbe reagito difendendosi e lo avrebbe allontanato prima di scappare via. La mattina dopo, però,
lo avrebbe incontrato per strada: era tornato a cercarla, forse per concludere il lavoro della sera precedente.
Ad aiutare la giovane sono stati frati che l’hanno condotta al sicuro e hanno subito chiamato i carabinieri. “Mi ha puntato un coltello, vuole ammazzarmi” avrebbe detto la ragazza ai religiosi, che immediatamente si sarebbero offerti di aiutarla. La giovane è stata portata dalle forze dell’ordine in caserma dove ha potuto raccontare la sua versione dei fatti. Sull’episodio ora indagano i carabinieri della compagnia di Monza coordinati dal maggiore Emanuele D’Onofri: devono risalire all’identità dell’uomo.