Una maxi rissa si è verificata domenica scorsa, 16 gennaio 2022, in quel di Monza: di fronte al Doll’s Cafè alcuni ragazzi monzesi e altri di Cinisello Balsamo, una cittadina non troppo distante, si sono affrontati, e il risultato è stato di ben 7 feriti. Come riferisce il Corriere della Sera, i protagonisti in negativo di tale vicenda non erano proprio giovanissimi, avendo avuto un’età compresa fra i 25 e i 30 anni, e oltre a pestarsi a mani nude, i due gruppi contendenti si sono affrontati anche con spranghe e coltelli, con l’obiettivo di farsi davvero male.



L’episodio si è verificato come detto sopra presso il Doll’s Cafè, locale notturno in zona San Fruttuoso gestito da un imprenditore foggiano “risultato positivo al Covid, secondo quanto riferito”, come scrive il quotidiano di via Solferino. Una scena di violenza inaudita, con addirittura alcuni membri delle due gang che hanno tentato di investire con le proprie auto i rivali, oltre a botte, bastonate e coltellate.



MAXI RISSA A MONZA, IL COMMENTO DEL QUESTORE ODORISIO

«Ci sono state decine di telefonate di persone spaventate per le grida, per le sprangate – ha spiegato il questore Odorisio, insediatosi da poco in Brianza – quando le volanti della Polizia di Stato sono arrivate sul posto, due dei partecipanti alla rissa, in macchina, stavano sgommando e puntando i clienti all’esterno del locale. Il provvedimento è cautelare e preventivo per tutelare la sicurezza pubblica e per rispondere alle richieste della cittadinanza, il bar è un luogo dove si va a trascorrere del tempo con gli amici, non per uscirne con le ossa rotte».



Subito dopo le denunce sono scattate le indagini e nella mattinata di oggi, giovedì 20 gennaio 2022, sono giunti i primi provvedimenti, a cominciare dalla sospensione della licenza dello stesso bar, per un periodo di 30 giorni, alla luce della gravità dei fatti, tenendo conto che fra i 7 feriti uno ha riportato la lesione di un tendine e altre ferite e piccole fratture alle braccia. Forse si è trattato di un regolamento di conti per questione di spaccio.