Durante la puntata di ieri di Report, nota trasmissione di inchieste su Rai Tre, ci si è dedicati al mondo dei procuratori del calcio, e fra i tanti argomenti trattati anche l’operazione Muriqi, trattativa di calciomercato portata a termine dalla Lazio poco più di un anno fa. A settembre del 2020 la compagine biancoceleste aveva annunciato lo sbarco a Formello del nazionale kosovaro classe 1994, proveniente direttamente dal club turco del Fenerbahce, in cambio di un assegno da 18 milioni di euro.
Report ha raggiunto il procuratore Vincenzo Morabito, tra gli agenti più noti del nostro paese, che sull’argomento ha spiegato: “Lui (riferendosi a Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, ndr) ha il fratello che è il console albanese a Istanbul e improvvisamente paghi 18 milioni un giocatore che è una pippa… Simone (Inzaghi, ex allenatore della Lazio ndr) mi ha detto: io mi metto le mani nei capelli. Muriqi, comprano Muriqui… 18 milioni di euro, che per la Lazio, 18 milioni sono tanti: è un bidone pazzesco”. Ed in effetti la stagione di Muriqi non è stata poi così eccelsa, visto che il calciatore kosovaro è sceso in campo in 27 match, di cui pochi da titolare, collezionando solamente una marcatura in totale.
MORABITO: “MURIQI UNA PIPPA”, E IL VALORE CROLLA…
Alla luce di tali prestazioni, secondo Transfermarkt il valore del calciatore si è addirittura dimezzato, sceso a 9 milioni di euro. Una cifra che si avvicina forse di più al reale valore del calciatore, che il Fenerbahce aveva acquistato dal Rizespor a luglio del 2019 per 5.6 milioni di euro, rivendendolo poi alla Lazio un anno dopo ad una cifra quasi quattro volte superiore.
La trasmissione di Rai Tre si è soffermata molto sul direttore sportivo della Lazio, che assieme al fratello, secondo Report, avrebbe cercato di acquistare una società di scommesse albanese, la Top Bast, compagnia con 400 sale e che faceva gola addirittura alla criminalità organizzata. Il ds della Lazio si dice assolutamente estraneo ai fatti così come il fratello.