Vincenzo Morabito ha svelato alcuni retroscena senza dubbio “scottanti” riguardanti il mondo del calcio ed in particolare quello dei procuratori, intervistato dalla trasmissione di Rai Tre, Report. Ranucci, lo storico conduttore del programma del terzo canale, aveva anticipato un’inchiesta decisamente forte, e così è stato. Morabito, infatti, ha cercato di far capire al cronista di Report come funzionasse una certa parte del mondo dei procuratori calcistici, spiegando che Davide Lippi, noto agente e figlio dell’ex commissario tecnico della nazionale italiana campione del mondo, Marcello, sarebbe stato addirittura picchiato perchè voleva assicurarsi la procura di certi giocatori ritenuti “intoccabili”.
“Lui ha provato forse a prendere un giocatore di quei giri là e l’hanno… (facendo il segno con le mani ndr) – spiega il noto agente riferendosi appunto a Davide Lippi – perché fanno così eh. Io mi ricordo Riso, ero a San Siro, tre anni fa, non so che aveva combinato e gli arriva sta telefonata e diventa bianco e va via. Quello che stava con me che era un collaboratore che era di Salerno gli va dietro. Poi dopo un po’ ritorna e dico che cazzo è successo? Zitto, va. L’hanno chiamato, per fortuna che c’ero io. L’hanno minacciato che l’ammazzano, quello quell’altro. Era quella banda lì, perché lui doveva lasciar perdere il giocatore”.
MORABITO, IL PESTAGGIO DI DAVIDE LIPPI E LE MINACCE DI MORTE A BEPPE RISO
Non è ben chiaro comunque a chi faccia riferimento Morabito, fatto sta che se due episodi non fanno una prova, poco senza dubbio ci manca. Parole forti quelle dell’agente, che fanno capire come l’ambiente dei procuratori possa essere addirittura pericoloso, viste le cifre in ballo in particolare per quanto riguarda le commissioni, spesso e volentieri milionarie. Il sogno di ogni agente è quello di accaparrarsi un giocatore di primissima fascia, e a quel punto è un po’ come aver fatto tombola, o se preferite, un terno al lotto.