Moraldo Rossi, sceneggiatore e regista amico di Federico Fellini, è morto lo scorso 21 marzo 2021 a Roma, all’età di 94 anni. Nato a Venezia il 7 maggio 1926 (fratello maggiore dell’attrice Cosetta Greco), dopo aver abbandonato gli studi di ingegneria si era trasferito a Roma in cerva di fortuna. Qui conobbe Federico Fellini, di cui divenne aiuto regista tra il 1951 e il 1959. Lavorò al fianco del regista riminese sul set di film com “Lo sceicco bianco”, “I vitelloni”, “La strada” e “Le notti di Cabiria”. Fellini dedicò a Moraldo Rossi tre personaggi: il “Moraldo” de “I vitelloni”, il “Matto” de “La strada” e il protagonista del mai realizzato “Moraldo in città”. Rossi fu ribattezzato il “sesto vitellone” da Tati Sanguineti con cui scrisse “Fellini & Rossi. Il sesto vitellone”: “Ero amico di Fellini e lui mi ha dedicato un personaggio. Senza Moraldo non ci sarebbero stati i vitelloni, e Moraldo ero io”, aveva raccontato. Dopo aver lavorato con Fellini, Rossi fu regista e sceneggiatore: tra i suoi film ricordiamo “La coda del diavolo” del 1964.



Moraldo Rossi: amico di Federico Fellini

Qualche anno fa, Moraldo Rossi è stato intervistato da Alberto Crespi per la rivista “Bianco e nero”. Lo sceneggiatore, in “L’amico vitellone. Intervista a Moraldo Rossi”, aveva parlato del rapporto tra Federico Fellini e Alberto Sordi, protagonista di “Lo sceicco bianco” e “I Vitelloni” del regista riminese. “Si conobbero durante la guerra, quando Federico si trasferì a Roma da Rimini. Alberto lavorava nella rivista Marc’Aurelio”, ha raccontato Rossi che conobbe l’attore romano sul set de “Lo sceicco bianco”. Sul set de “I vitelloni” scoppiò una lite tra il collaboratore di Fellini e Sordi: “Alberto aveva tante qualità e tanti difetti. Soprattutto aveva un vizio, quello di dare dello “stron*o”…. Un giorno l’ha fatto con me. Stavamo girando alla stazione di Viterbo, quando mi ha rivolto questo epiteto e io l’ho presa male”. A risolvere la situazione ci pensò Federico Fellini e così anche Rossi e Sordi divennero amici.

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