Letizia Moratti era contraria al coinvolgimento di Aria spa nella campagna vaccinale in Lombardia. A svelare il retroscena è la stessa vicepresidente regionale, nonché assessore al Welfare. «Aria non la volevo dall’inizio, ma ero appena arrivata e mi sembrava giusto dare un’opportunità alla nostra piattaforma regionale», ha dichiarato a “L’Aria che tira” oggi. Inoltre, ha spiegato che aveva messo «delle clausole che prevedevano una rescissione nel caso in cui il contratto non fosse stato eseguito correttamente». Quando sono emerse tutte le criticità ha deciso di intervenire: «Appena visto i disastri che erano stati provocati, ho cambiato e scelto Poste e oggi funziona tutto». Letizia Moratti ha rivendicato il fatto che Regione Lombardia è l’unica «ad aver creato un’applicazione su Poste per cui ognuno può andare a vedere la data della seconda somministrazione e quindi scegliere la data della prima somministrazione in funzione della seconda e quindi in qualche modo superare il problema delle vacanze».



MORATTI “ORA TUTTO FUNZIONA IN LOMBARDIA MA…”

Letizia Moratti a La7 ha parlato anche della situazione attuale in merito alla campagna vaccinale. «Se ci danno 85mila dosi al giorno, arriveremo a somministrare la prima dose a tutti entro il 20 agosto, se ci inviano 100mila dosi, ci riusciamo entro il 30 luglio, se, invece, ci mandano 120mila vaccini, riusciamo a chiudere con le prime dosi entro il 10 luglio». Si potrebbe anche andare oltre: «Noi potremmo arrivare molto oltre, potremmo arrivare a 140 mila nei centri massivi e più quelli che potremmo fare nelle farmacie e nei luoghi di lavoro, potremmo arrivare a 170 mila». Dunque, il problema non è la capacità di vaccinazione, ma la disponibilità di dosi. «Abbiamo lavorato per creare un modello di hub massivi che hanno una efficienza ed efficacia straordinaria». A cui ha contribuito Bertolaso: «L’ho chiamato perché ne conosco il valore ed ero sicura che avrebbe fatto la differenza. Questo, unito al passaggio al passaggio alla piattaforma delle Poste ha fatto la differenza. Io controllo personalmente e quotidianamente che tutto funzioni». Di fatto ad oggi in Lombardia ci sono oltre 5 milioni di vaccinati. «Ci tengono con il freno a mano, ma corriamo lo stesso, possiamo arrivare a 170mila vaccinati al giorno», ha aggiunto a “L’Aria che tira”.

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