È arrivato domenica 11 febbraio l’annuncio ufficiale della cessione del 35% di Saras da parte della famiglia Moratti al gruppo petrolifero svizzero-olandese Vitol per poco meno di 600 milioni di euro. Passa dunque di mano la raffineria petrolifera sarda di Sarroch, tra le maggiori per capacità produttiva in Europ: lavora infatti 15 milioni di tonnellate annue (300.000 barili al giorno) con circa 1300 lavoratori diretti ai quali si aggiungono quasi 3mila dell’indotto, spiega Il Fatto Quotidiano. Un ulteriore 5% di capitale potrebbe essere ceduto al verificarsi di alcune condizioni. I Moratti cedono dunque a Vitol la loro intera partecipazione: questa lancerà un’opa sul capitale con l’obiettivo di ritirare Saras dal listino milanese.
62 anni dopo la fondazione della società di raffinazione da parte di Angelo Moratti, Saras viene dunque ceduta ufficialmente. L’accordo prevede un prezzo di 1,75 euro per azione con una capitalizzazione di Saras di circa 1,7 miliardi di euro. Preoccupazione, però, da parte dei sindacati. Stefano Fais, segretario organizzativo Filctem e rsu Saras, ha sottolineato: “Occorre capire quale sarà il futuro di questo sito produttivo. In questo momento attendiamo di incontrare di vedere il presidente uscente e la nuova proprietà per conoscere il nuovo piano industriale che per noi è importante per salvaguardare i livelli occupazionali. Il dato di fatto è, però, che un’altra grossa azienda nazionale non sarà più italiana ma olandese“.
Moratti: “Vitol ha le risorse finanziarie adeguate”
Non solo Stefano Fais: anche Marco Nappi, segretario generale regionale Femca Cisl, si dice “scioccato per la notizia arrivata (la cessione di Saras, ndr) all’improvviso. Sappiamo che entrare in un contesto di una multinazionale cambia tutto. Cosa succederà e come sarà l’approccio della nuova proprietà lo vedremo nelle prossime settimane ma già oggi c’è una forte preoccupazione”. Il passaggio dovrà ora ottenere il via libera dell’Antitrust Ue. Per la cessione avrebbero spinto soprattutto i nipoti di Massimo Moratti, Angelo e Gabriele Moratti, figli di Gian Marco Moratti. “Con i miei nipoti Angelo e Gabriele ed i miei figli Angelomario e Giovanni, ho ritenuto che la miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di Sarroch fosse l’aggregazione con un primario operatore industriale del settore energetico globale quale è Vitol” ha affermato l’amministratore delegato di Saras, Massimo Moratti.
La Vitol, a detta di Moratti, ha “risorse relazionali, finanziarie e manageriali necessarie per competere nell’attuale contesto di mercato internazionale. Pertanto ritengo che questa operazione sarà positiva per tutti gli azionisti, per le maestranze, per i clienti e tutti gli altri stakeholders, che ringrazio per la fiducia che ci hanno sempre accordato”. Russell Hardy, amministratore delegato di Vitol, ha sottolineato di apprezzare “l’importanza di Saras in Sardegna, e nel Paese più in generale” e di voler “portare avanti l’eredità della famiglia Moratti di gestione diligente, operazioni sicure e supporto alla comunità locale e ai dipendenti”.