Morbillo, è in corso una allerta per una possibile epidemia dopo l’aumento da record dei casi che preoccupa gli scienziati e i medici. Più volte gli esperti sono intervenuti pubblicamente a chiarire quali possono essere gli scenari futuri in caso di ulteriori contagi e soprattutto per dettare le linee guida anti infezione che possono prevenire l’incidenza della malattia e le sue conseguenze. Matteo Bassetti, infettivologo e primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, dopo aver commentato i dati attuali, affermando che il picco delle infezioni avverrà probabilmente nei mesi estivi, e che per questo, tutti dovrebbero prendere le dovute precauzioni, è intervenuto anche con un post su Facebook per ribadire cosa si può fare per verificare se si è già immuni o meno.
Perchè, in caso negativo, cioè se non si è stati infettati precedentemente dal virus o non si ha la vaccinazione, occorre provvedere al più presto. I dati dell’Iss d’altronde confermano che, specie nella fascia di popolazione che va dai 15 ai 40 anni, molti hanno ricevuto una sola dose, e sono tra quelli più colpiti dalla malattia e dalle eventuali complicazioni.
Morbillo, come prevenire il contagio, Bassetti: “Con due dosi di vaccino o se si è fatta l’infezione l’immunità è perenne”
Il morbillo continuerà a colpire, cresce l’allerta per il picco di contagi che sarà ancora più alto nei prossimi mesi ed a cavallo dell’estate. Questo perchè molte persone ancora non hanno provveduto a rinnovare la seconda dose di vaccino. Il professore Matteo Bassetti ricorda su Facebook, come fare per verificare l’immunità. Se non ci sono certificati che attestano due dosi di vaccino, o non si sa se in passato si è stati o meno infettati, basterà richiedere un test sierologico.
Questo può essere fatto direttamente consultando il medico di base che prescriverà l’esame. L’unica strada per contrastare l’infezione, come conferma l’infettivologo, è quella dell’immunità, di grande importanza soprattutto dopo i dati diffusi dall’Iss che attestano 213 contagi in più solo nei primi tre mesi del 2024. E aggiunge, “Tra l’altro, due dosi di vaccino o aver fatto già la malattia, garantiscono il 100% dell’immunità dal virus in modo perenne“.