Sono già 27 i casi di morbillo registrati a gennaio, così come fatto sapere dal bollettino pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, riportato da Il Giorno. Un dato che preoccupa visto che nell’intero 2023 i casi erano stati 43 “L’aumento dei casi che si è registrato in Italia è più contenuto rispetto a quello di altri Paesi europei su cui l’Oms ha recentemente lanciato un allarme, ma non va sottovalutato – le parole di Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss –. Il morbillo può essere potenzialmente molto pericoloso, specie per i più piccoli, come dimostrano proprio i dati Oms per l’Europa, che riportano nel 2023 21mila ospedalizzazioni e 5 morti. Il vaccino, che è sicuro ed efficace, rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia”.
Nel 2023 i casi erano aumentati in particolare negli ultimi 4 mesi, con 32 segnalazioni fra settembre e dicembre rispetto alle sole 3 dello stesso periodo dell’anno nel 2022. L’incidenza più elevata si è verificata in Campania, mentre l’età media dei casi era stata di 27 anni, e il 93 per cento degli infetti non aveva fatto il vaccino.
MORBILLO, GIÀ 27 CASI NEL 2024: NEL 26% DEI CASI SI SONO VERIFICATE COMPLICAZIONI
Inoltre viene segnalato che nel 26% dei casi di morbillo si sono verificate delle complicazione, a cominciare da diarrea, polmonite, insufficienza respiratoria, cheratocongiuntivite, quindi epatite e infine aumento delle transaminasi. Per quanto riguarda l’incidenza nel 2024, è stata di 0,5 casi per un milione di abitanti, e più della metà dei casi è stato segnalato in Lombardia, Toscana e Lazio. In merito all’età media, è stata di 35 anni, e più della metà dei casi fra i 15 e i 39 anni.
Segnalato anche un caso di un bimbo con meno di un anno di età ma non idoneo quindi alla vaccinazione. L’incidenza più alta è stata quella nella fascia 15-39 anni, pari a 1,08 per milione, seguita dalla fascia 0-4 anni, leggasi 0,46 per milione.