La nuova frontiera per curare il terribile morbo di Parkinson, una patologia degenerativa che colpisce il cervello e che porta a degli “spasmi” e nei casi più gravi all’immobilità, potrebbe essere la neurostimolazione. Come si legge sul sito di RaiNews, alcuni medici e ricercatori starebbero studiando la stimolazione della parte bassa del midollo spinale per riattivare le capacità motorie dei pazienti. Lo studio è stato condotto su un paziente francese che da circa 30 anni risulta essere affetto da Parkinson e quindi pubblicato sull’autorevole rivista Nature Medicine. Non è chiaro se possa essere applicato a tutti i malati in generale ma in ogni caso fa ben sperare in vista di un futuro non proprio lontano. Autori di questa importante scoperta una serie di studiosi di vari istituti fra cui l’Ecole Polytechnique Fédérale du Losanna, e l’università di Bordeaux.
“Praticamente non riuscivo più a camminare senza cadere frequentemente, più volte al giorno. In alcune situazioni, come quando entravo in un ascensore, rimanevo come congelato”, le parole di Marc, il paziente oggetto della sperimentazione. La gran parte di coloro che soffrono di Parkinson in uno stadio avanzato registrato dei seri problemi locomotori e spesso e volentieri non rispondo ai farmaci né a trattamenti come la stimolazione cerebrale profonda, ma con la neurostimolazione del midollo la situazione sembrerebbe essere completamente differente, e l’approccio pare per il momento positivo.
MORBO DI PARKINSON CURATO CON LA NEUROSTIMOLAZIONE: IL VIDEO DIMOSTRATIVO
L’idea alla base degli studiosi non è stata quella di stimolare elettricamente le regioni del cervello che sono state colpite dalla perdita di neuroni a seguito della malattia, ma di inserire una neuroprotesi nella parte bassa della schiena, quella dove si attivano i muscoli delle gambe quando si cammina.
Come spiega RaiNews il kit è composto da una serie di elettrodi che vengono applicati alla zona lombo-sacrale del paziente, oltre ad un generatore di impulsi impiantato sotto-pelle nell’addome. L’operazione è stata eseguita due anni fa e dopo una lunga riabilitazione Marc cammina oggi quasi normalmente. A questo link il video della dimostrazione.