Morbo di Parkinson, presto in arrivo in Europa una nuova terapia che riduce i sintomi neurologici e i tremori. Lo studio sull’uso degli ultrasuoni in risonanza magnetica sui pazienti affetti da morbo di Parkinson ha dimostrato che questo tipo di cura è efficace nel 95% dei casi e, inoltre, non è invasivo, in quanto si può effettuare in ambulatori ospedalieri senza ricovero e senza anestesia. Più di quattro milioni di malati nel mondo interessati dal morbo di Parkinson devono fare i conti con i sintomi aggressivi della malattia, che intacca irreversibilmente il sistema nervoso centrale.
Il nuovo trattamento, denominato “ultrasonografia focalizzata con guida a risonanza magnetica“, sta già producendo numerosi risultati positivi e i dati dello studio principale, condotto negli Stati Uniti, sono da poco stati pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine. Il professor David Grabli, interpellato dal quotidiano francese Le Parisien, ha commentato questa terapia innovativa dicendo che “rappresenta sicuramente un punto di svolta“, in quanto precedentemente l’unica cura per ridimensionare i sintomi era la stimolazione cerebrale chirurgica che restituisce la dopamina. Un intervento però invasivo, che necessita di ospedalizzazione e anestesia totale.
Morbo di Parkinson, nuova terapia ad ultrasuoni riduce tremori fino al 95%
La terapia innovativa per i pazienti affetti da morbo di Parkinson funziona con trattamento ambulatoriale, che può essere effettuato direttamente in ospedale in giornata. Infatti, grazie ai nuovi macchinari di risonanza magnetica, potranno essere guidati alcuni microinterventi ad ultrasuoni direttamente nelle regioni cerebrali che regolano i sintomi. La nuova cura, spiega il dottor David Grabli, sarà specialmente efficace nel controllo dei tremori, che rappresentano il sintomo più invalidante nella vita quotidiana dei malati.
Questa novità potrebbe presto diventare una realtà in molti ospedali europei e garantire il trattamento a tutti i pazienti, specialmente a quelli che non possono affrontare interventi chirurgici. Il neurologo dell’ospedale universitario Pitié Salpêtrière di Parigi ha aggiunto che gli ultrasuoni sono stati efficaci nel 70% dei pazienti, nei quali il sintomo principale è stato ridotto fino al 95%. La terapia può essere riproposta alla ricomparsa dei tremori ed è molto appropriata per trattare malati colpiti principalmente in un solo lato del cervello.