Dopo lo sfratto dalla sua casa di Monza, buone notizie per Morgan: è stato bloccato lo sgombero dei beni. «Tutto quello che c’è, gli strumenti, i manoscritti, la tecnologia e i teatrini di legno, la miriade di inediti, di libri, dischi, la costumeria di scena, gli arredi autocostruiti, le scritte sui muri, i quadri, le fotografie, tutto, tutto rimane dove sta», questa la decisione dei magistrati riportata dai colleghi di Adnkronos, che riporta anche una dichiarazione di Marco Castoldi: «Quando io e pochissimi amici abbiamo gridato: giù le mani dall’arte! evidentemente non lo abbiamo fatto invano perché chi ci doveva ascoltare lo ha fatto». Il prossimo appuntamento, per il processo, è il 6 agosto.
MORGAN, BLOCCATO LO SGOMBERO DEI BENI
Continua la battaglia di Morgan dopo lo sfratto dalla sua casa di Monza, con l’artista che ha potuto contare sul sostegno di Vittorio Sgarbi. «La casa di un musicista, di un artista, è il luogo dove crea e il suo valore non dipende da quanti quadri di Picasso contiene perché è essa stessa il quadro e quando giudichi un quadro non giudichi se la tempera era costosa o era sabbia raccolta per strada», ha evidenziato il leader dei Bluvertigo, che ha aggiunto negli scorsi giorni: «In questi giorni la mia casa, il centro della mia creatività, è sotto assedio: mi è stata tolta ma non mi interessano le quattro mura. Io posso anche dormire su una panchina, ma dentro quella casa c’è la mia vita, il mio lavoro, ciò che ho fatto negli ultimi trenta anni».