Morgan e Bugo: si riaccende la polemica
Nelle scorse settimane si è riaccesa la polemica tra Morgan e Bugo, tre anni dopo il Festival di Sanremo 2020, quando Bugo lasciò il palco durante l’esibizione in protesta contro Morgan che cambiò il testo del brano con cui erano in gara, “Sincero”. Intervistato dal Corriere della Sera per presentare il suo nuovo programma “StraMorgan” su Rai 2, Morgan è tornato a parlare di quanto successo con Bugo: “Sono stato usato, bullizzato, mobbizzato. Avrei dovuto cantare e dirigere l’orchestra, ho finito per diventare l’ospite di Bugo, che cantò pure la mia parte della canzone. Così nella serata finale gli ho reso la pariglia”.
Sui social Bugo ha voluto replicare alle dichiarazioni di Morgan: “Ancora fai l’intervista, mi citi per avere il titolone, ormai nessuno ti caga più, solo il politico di turno che ti dà il programmino Rai, come si intitola Strascemo?”. E ha aggiunto: “Hai detto che ti ho bullizzato, tu eri mio ospite perché io ti ho invitato. Eri un ospite”. Bugo, pseudonimo di Cristiano Bugatti, ha concluso il video citando Sergio Endrigo, autore di “Canzone per te” con cui i due artisti si esibiranno sul palco di Sanremo durante la serata cover e che fu uno dei motivi di scontro: “Volevo ricordati un’altra cosa: tu non sei Sergio Endrigo, non sarai mai un cantautore”.
Bugo risponde sui social, la replica di Morgan
Morgan, sulle pagine di Rolling Stone, ha risposto alle accuse di Bugo: “Sono passati tre anni e ancora non hai capito il testo che ti ho scritto in faccia.. Otto versi che ti hanno fatto scappare, quando se fossi stato in grado avresti potuto rispondere. Avevi la possibilità di farlo ma non sei capace, una volta che sei sul palco senza i tuoi suggeritori e te la fai sotto”. Morgan ha elencato i suoi successi come artista e come giudice di X Factor, infine ha sferrato un ultimo attacco verso Bugo: “Una volta avuta in mano la mia bizzarra trovata che ti ha messo sotto tutti i riflettori, non sei neppure riuscito a capire che era una genialata e non l’hai saputa vivere artisticamente: ti sei messo nella condizione squallida di denunciarmi, di chiedermi dei soldi e di impedirmi di ricevere un solo euro persino dalle vendite del disco, che è uscito come duetto e porta ancora il mio nome. Tu l’hai buttata sul denaro. Che livello basso”.