Morgan torna a parlare sui social di una vicenda privata assai dolorosa in un lungo post Instagram. Già nei mesi scorsi erano emerse le notizie secondo le quali la ex Angela Schiatti lo avrebbe accusato di stalking e diffamazione dopo alcune presunte molestie telefoniche da parte del cantautore. Per questo, come rammentava anche Repubblica.it, la procura di Monza aveva chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Marco Castoldi. Adesso però lo stesso artista ha voluto raccontare nei dettagli l’accaduto in un lungo ed amaro sfogo che ha voluto affidare ai suoi social e nel quale racconta la sua versione dei fatti. A suo dire, “A” (il nome lo farà solo una volta in seguito) avrebbe smesso di rivolgergli la parola da oltre un anno, esattamente dal maggio 2020, quando la donna decise di bloccare il loro ultimo canale ancora attivo, la cosiddetta “chat blu”. In quelle chat, spiega, “dal 4 aprile al 13 maggio, si può chiaramente assistere alla metamorfosi di A”. Una trasformazione tale da lasciare interdetto lo stesso Morgan che ha voluto sfruttare la parola come unica ‘arma’ per tenere ancora vivo quel legame.



Morgan dunque avrebbe continuato a scrivere alla sua ex che di contro lo avrebbe bloccato e mai letto. Per il cantautore le sue parole rappresentano una vera e propria “produzione poetica, il più delle volte versi in rima” che si spegne del tutto nell’agosto scorso.

MORGAN DENUNCIATO PER STALKING DALL’EX ANGELICA SCHIATTI

Nell’ultimo anno Morgan non avrebbe più scritto all’ex compagna Angelica ma le avrebbe fatto giungere 5 messaggi “tramite amici in comune, quindi una media di un messaggio ogni due mesi, cosa che certo non può essere considerata subissante”. Marco Castoldi, inoltre, sostiene di non essere stato avvertito dell’avvenuta denuncia dello scorso 17 febbraio, “Informazione che senza dubbio avrebbe di molto limitato i tentativi di contatto inoltrati fino a fine giugno, quando verrà a conoscenza della causa del reato di persecuzione grazie al blitz della polizia in casa sua, alle 7 del mattino, mentre lui sta facendo colazione con la piccola bambina di 4 mesi, che viene allattata dalla mamma”, racconta. A suo dire in 8 agenti armati avrebbero fatto irruzione in casa sua, perquisendola e sequestrando “lettere manoscritte, pentagrammi, fogli stampati con le ricerche su temi di psicoanalisi, ma soprattutto ogni dispositivo elettronico, telefoni, tablet, portatili e power pc”. Dopo aver appreso di essere stato denunciato per stalking avrebbe iniziato ad analizzare la situazione in modo approfondito, non ritenendo di aver commesso alcuna persecuzione, “ma semmai di aver scritto alcune delle sue più belle parole proprio per via dell’intensità del dolore e del sentimento”. Le successive richieste di confronto sarebbero state vane.



LO SFOGO DEL CANTAUTORE

Con il passare del tempo Morgan avrebbe notato come da parte della sua ex ci sia stato un comportamento sempre più agguerrito. Si arriva così ai nostri giorni: a sua insaputa due persone avrebbero scritto sul profilo pubblico di Angelica e lei avrebbe “stranamente” risposto. Nella replica si evincerebbe “una determinazione a fare una vera guerra allo scopo di demolire”. Nel suo sfogo Morgan si domanda: “Oggi ci troviamo di fronte ad una persona che sostiene di doversi difendere da me, ma da cosa? E che dice di ricevere 200 messaggi al giorno deliranti. E che è convinta che io abbia fatto a lei qualcosa di gravissimo per cui mi giudica pazzo”. Lui, di contro, si reputa solo una persona che nell’ultimo anno ha scritto tanto e per diverse ragioni (per le quali stila un lungo elenco). Prima di concludere precisa: “Ah sì, ho scritto 40 canzoni d’amore per Angelica. ops, per A. non mi sembra affatto sufficiente per motivare né la sua paura dinnanzi a ciò che aveva sempre considerato cose bellissime, tanto meno la denuncia per proteggersi da cosa? Dalle poesie?”. E chiosa: “per la prima volta nella storia si sta facendo un processo ad un poeta perché rivolge il canto alla sua musa”.