Bufera su Morgan, a processo per minacce e stalking all’ex fidanzata Angelica Schiatti: dopo l’articolo pubblicato da Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano, e dopo la reazione di diversi artisti (tra cui il fidanzato Calcutta che ha annunciato l’addio alla Warner), la casa discografica ha annunciato di aver dato mandato ai propri legali per interrompere il contratto con Morgan. Invece, la Rai ha diffuso un comunicato da cui emerge che non c’è nessuna sospensione di Morgan da valutare, perché non c’è alcun contratto con l’artista: «Era stato annunciato un progetto che non è stato perfezionato. Anche in considerazione di questo, non era prevista la sua presenza alla presentazione dei Palinsesti il prossimo 19 luglio a Napoli».
L’avvocato Maria Nirta, che assiste Angelica Schiatti, ha ricostruito la vicenda a Repubblica, confermando quanto riportato da Selvaggia Lucarelli sul Fatto: ha spiegato che la cantautrice si era resa conto che Morgan stava male e lo aveva invitato a disintossicarsi, poi la decisione di lasciare perché la situazione era diventata insostenibile. Ma l’artista non avrebbe accettato la rottura, iniziando a tormentarla con messaggi e appostamenti sotto casa, minacce anche alla famiglia. Quindi, è scattato il Codice rosso, ma non sono stati adottati provvedimenti contro Morgan né è stata rispettata la scadenza dei 18 mesi per la chiusura delle indagini.
Il legale ha aggiunto che la difesa ha proposto trattative di bonario componimento, transazioni e scuse, respinte da Angelica Schiatti che vuole sentirsi tutelata da una sentenza. «Ultimamente le hanno offerto un assegno di 15 mila euro, molto distante dalla somma richiesta con la costituzione di parte civile, 150 mila euro». L’avvocato ha aggiunto che il giudice pretende che le parti siano presenti in aula per provare la conciliazione, ma la sua assistita non ci sarà. Inoltre, ha rivelato che ha ricevuto insulti, anche privatamente, dai fan di Morgan. «Sono successe anche altre cose gravi: il signor Castoldi è andato a parlare a “Ballando con le stelle” ghosting, ribaltando la realtà. E la televisione di Stato gli ha dato ampio spazio», ha proseguito Nirta, ricordando che Morgan è intervenuto a Verona per parlare di violenza di genere. (agg. di Silvana Palazzo)
MORGAN A PROCESSO PER STALKING ALL’EX ANGELICA SCHIATTI
Prima le minacce, poi il revenge porn e i pedinamenti al nuovo fidanzato della sua ex, ma il processo è fermo da anni: questa in sintesi la delicata vicenda che vede protagonista Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi. A denunciarlo è stata la cantautrice Angelica Schiatti, con cui aveva avuto una prima frequentazione dieci anni fa e poi nel 2019 per pochi mesi. Risale all’anno successivo la denuncia della donna per stalking, ma anche il nuovo compagno di lei, Calcutta, sarebbe stato minacciato e pedinato dell’ex Bluvertigo. A ricostruire il caso è stata Selvaggia Lucarelli sulle colonne del Fatto Quotidiano dopo aver letto le carte del processo. Dopo la denuncia di Angelica Schiatti venne attivato il Codice rosso e scattò una perquisizione a casa di Morgan. La situazione sarebbe peggiorata al punto tale da spingere la donna a trasferirsi a casa del padre: Morgan avrebbe continuato a mandarle messaggi e a minacciarla di pubblicare video erotici della donna.
La giornalista ha pubblicato sui suoi canali social anche alcuni screenshot della chat di gruppo “inartemorgan” in cui l’artista minacciava di condividere video porno della donna, ma ha anche pubblicato una foto nuda, prendendosela con chi gli faceva notare che aveva appena commesso un reato. Nel mirino di Morgan sarebbe finita anche la famiglia di Angelica Schiatti, in particolare la mamma: l’avrebbe contattata via WhatsApp per dirle che era sotto casa della figlia e accusandola di averla manipolato psicologicamente. Ne ha parlato anche al settimanale Oggi in una lettera in cui la famiglia della cantautrice viene accusata di aver sottoposto la donna a qualche trattamento psichiatrico non meglio precisato. Ma non è finita qui.
L’INCUBO DI ANGELICA SCHIATTI E IL PROCESSO FERMO PER MORGAN
Stando a quanto ricostruito da Selvaggia Lucarelli, Morgan avrebbe anche finto di essere il rapper Willie Peyote per contattare Angelica Schiatti e proporle una collaborazione, mandando nel frattempo messaggi denigratori anche al produttore della donna. Successivamente, in un’intervista a Huffington Post, ha rilanciato l’ipotesi del trattamento psichiatrico, dichiarando che la ragazza appare «gravemente lesa dal punto di vista psichico». Ma l’artista sarebbe arrivato anche a contattare le amiche dell’ex fidanzata e a “ingaggiare” due ragazzi siciliani, di cui uno pregiudicato, che avrebbe pagato per pedinare la ragazza e il nuovo compagno, il cantautore Calcutta, invitandoli a dargli un pugno in faccia.
I due prima sarebbero andati a Milano, per poi spostarsi a Bologna, dove Angelica Schiatti era col fidanzato, e sarebbero riusciti a trovare la casa, non incontrandola per un soffio. Ma alla donna sarebbero comunque arrivati dei messaggi inquietanti, come quelli ricevuti da Calcutta, contattato via Telegram da Morgan. Nonostante tutto questo sia stato denunciato e sia stato attivato il Codice rosso, non è mai stato disposto il divieto di avvicinamento per Morgan, che nel frattempo ha preso casa a pochi metri dall’ex.
“MI SENTO ABBANDONATA DALLE ISTITUZIONI”
Selvaggia Lucarelli ha anche scoperto che il processo non è mai cominciato: la denuncia risale a quattro anni fa, un anno dopo la stessa la difesa ottiene il trasferimento del processo da Monza a Lecco per incompetenza territoriale, ma l’udienza preliminare arriva nell’ottobre scorso, poi scattano una serie di rinvii e di tentativi da parte della difesa di trovare un accordo, accolti dai giudici anche se Angelica Schiatti non voleva rinunciare al processo. Si arriva così a maggio di quest’anno, quando il giudice rinvia di nuovo l’udienza al prossimo settembre nella speranza di un accordo tra le parti. A tal proposito, la giornalista sul Fatto Quotidiano ha fatto notare che spingere la vittima a un accordo con chi avrebbe commesso stalking e minacce rientra «perfettamente nel pericoloso schema della vittimizzazione secondaria», evidenziando il fatto che Angelica Schiatti aspetta giustizia da quattro anni, nei quali non sarebbe stata tutelata in alcun modo.
Dopo la pubblicazione dell’articolo che ha acceso i riflettori sulla vicenda, la cantautrice ha pubblicato un post per ringraziare «per la solidarietà e l’affetto» che sta ricevendo, precisando che però resterà in silenzio, come ha fatto finora, per lasciare parlare la giustizia, nella speranza che faccia il suo corso «in tempi umani», anche perché nel frattempo si è sentita e si sente tuttora «abbandonata dalle istituzioni». Infine, una constatazione amara: «Questa mia è la condizione di una donna che trova il coraggio per denunciare in Italia, che cerca di difendersi e di tutelare la propria dignità e che non dovrebbe mai essere lasciata sola».