Morgan prende le distanze da J-Ax ed Emma Marrone sul caso Sea Watch 3. Interrogato dall’AdnKronos, il musicista non ha espresso solidarietà alla comandante della nave Carola Rackete, ma ha difeso l’operato del ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Lasciamolo lavorare», ha dichiarato il fondatore dei Bluvertigo. Chissà se dietro questa dichiarazione c’è il tentativo di appianare il caso scoppiato qualche mese fa, quando al Corriere della Sera aveva commentato la passione del vicepremier Salvini per De André. «Deve averlo scoperto ultimamente allora, meglio tardi che mai, forse deve approfondire. Gli consiglio anche “Oltre” dello stesso Baglioni, così capirà perché ha detto quelle cose», aveva dichiarato Morgan. E fu dura la reazione dello staff del leader della Lega: «Effettivamente mi mancavano le lezioni di vita di Morgan…». Sul tema migranti invece ora Morgan prende le difese di Salvini. «Un governo eredita una situazione, magari ha tante buone idee ma non è facile metterle in pratica», ha spiegato l’artista.
MORGAN ORA DIFENDE SALVINI SU SEA WATCH 3
Ma Morgan ha usato anche termini “coloriti”. «Non rompiamo i coglioni a Salvini, lasciamolo lavorare. È stato eletto dal popolo, ha un mandato e segue la sua logica governativa», ha dichiarato all’AdnKronos il musicista. Quest’ultimo ha spiegato che quello del ministro è un lavoro molto gravoso: «Non credo che lui volesse arrivare all’arresto di Carola. Non bisognerebbe arrivare a delle misure estreme. Bisogna trovare delle modalità che accontentino tutti a monte. Un ministro degli Interni si dovrebbe occupare di cose edificanti, non punitive». Comunque per evitare che si ripetano situazioni di questo tipo bisognerebbe intervenire a monte. «Ci sono organizzazioni umanitarie, sociali e politiche che organizzano delle navi che vanno a raccogliere in mezzo al mare persone su delle barchette». Per Morgan i governi europei dovrebbero parlare con queste organizzazioni umanitarie ed evitare disastri.