Morgan Icardi è l’enfant prodige della musica classica. Ha solo 14 anni ed è tra i più giovani pianisti e direttori d’orchestra del mondo. La sua passione è nata da subito, cominciando a suonare a 5 anni, e l’ha portato oggi ad essere lo studente più piccolo d’età di sempre della scuola civica Claudio Abbado di Milano, dove intraprenderà il triennio accademico in Direzione d’Orchestra. Per non far mancare nulla a questi primati, il giovane torinese ha da poco pubblicato il suo primo album “Mozart Across Boundaries“, prodotto da Musica Viva/Egea Music.



Per l’occasione Morgan Icardi è stato intervistato dal Corriere della Sera, a cui ha parlato di questa passione per la musica classica come di una cosa avvolgente e totalizzante: “Spendo tutto il mio tempo al pianoforte – trascorre 7/8 ore al giorno a suonare -. Se mi chiede il nome di un gruppo pop o rock attuale, non ne ho idea. Conosco i Beatles e gli Ac/Dc, ma solo perché mio papà è un rockettaro e me ne parlava”.



Morgan Icardi: la passione per Mozart

Altro che pop, indie o rap: l’idolo di Morgan Icardi è Mozart. Al Corriere della Sera ha spiegato che gli piace per l’ordine che ha nella sua complessità, per il potere nell’unire le persone fino ad attraversare i confini “e per quella sua capacità di portare la bellezza della musica a tutti“. Tanto che, anche chi se ne intende poco, la trova molto piacevole e orecchiabile. Il pianista quattordicenne di Torino ha iniziato a suonare negli Stati Uniti, dove il papà si trovava per lavoro; lì, per puro caso, incontrò un pianoforte a Seattle e scattò la scintilla.



Morgan Icardi ha tenuto le sue prime esibizioni a Los Angeles studiando al Silverlake Conservatory of Music: “Eravamo a casa di amici e una mia coetanea seguiva una lezione di pianoforte: rimasi affascinato dallo strumento. L’ho scelto per la sua estensione, quella che non hanno gli archi. Noi pianisti lo guardiamo come fosse un’orchestra”. Nel suo disco, uscito a fine giugno, ha inserito alcune delle pagine più impegnative del repertorio di Mozart “per espressività e tecnica, ci lega il fatto che lui ha iniziato a comporre da piccolo”.

Morgan Icardi: “Ho fantasticato di comporre”

Morgan Icardi, oltre alla carriera da pianista, adesso insegue il sogno di dirigere grandi orchestre. E’ iniziato tutto nel 2019, mentre suonava il Rondò in La maggiore K 386 al Festival Mozart dell’Ateneu di Bacau: “E’ apparso, a me e a chi mi stava vicino, come i movimenti delle mani andassero ben oltre la tastiera, quasi a voler avere una relazione diretta con gli orchestrali, che va oltre la partitura. Così ho iniziato a dirigere, in modo del tutto naturale, come se fosse sempre stata parte di me”.

La direzione d’orchestra ha spalancato a Morgan Icardi nuovi orizzonti. Al Corriere della Sera ha rivelato di aver cominciato a studiare Brahms e Stravinsky, ma che per un paio d’anni vuole focalizzarsi sul repertorio di Mozart: “Ogni tanto ho fantasticato di comporre, ma per adesso mi sto concentrando sui grandi della musica classica“.