Morgan in monopattino contro il Coronavirus, il video è ormai diventato virale sul web. E’ infatti autentico il filmato in cui l’artista si diverte a suo modo per le strade di Milano, dove canta il tormentone di Sanremo, ‘Sincero’. Ovviamente Morgan interpreta la sua versione contro Bugo, quella delle “brutte intenzioni la maleducazione…”. Durante la kermesse sanremese Morgan aveva presentato con entusiasmo il brano insieme a Bugo, prima di chiarire alcune ruggini con il compagno scatenando una vera e propria vendetta direttamente sul palco. Vendetta che è costata l’esclusione dalla gara per la coppia, che ha quindi abbandonato il Festival in anticipo. Nel simpatico episodio delle scorse ore, invece, Morgan viene notato in monopattino da due ragazze alla finestra, le quali gli domandano di partecipare al flash mob che ormai quotidianamente vede molti italiani affacciarsi al balcone per cantare insieme contro il Coronavirus.
Morgan in monopattino contro il Coronavirus: piovono critiche
“Porti la chitarra, porti uno strumento?“, domanda una delle due ragazze a Morgan. Il cantante risponde affermativo: “Sì, facciamo questa: ‘Le brutte intenzioni la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, e la ingratitudine la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa….”. Morgan si volta e saluta tutti, continuando a canticchiare il suo pezzo. Quindi sfreccia veloce sul suo monopattino continuando a canticchiare la strofa divenuta ormai celebre, quella contenente l’invettiva contro l’ex amico Bugo sfoderata sul palco dell’Ariston all’ultimo Sanremo 2020, lasciando le ragazze – che lo guardavano e filmavano dalla finestra – abbastanza sbigottite. Ad ogni modo alcuni utenti social hanno puntato l’accento sul fatto che l’artista fosse in strada, serenamente in monopattino, nonostante il decreto che invita a restare a casa e ad uscire solo in casi di estrema urgenza: “Morgan è immune al virus? O va a fare la spesa in monopattino? Questa è l’Italia …ad agosto ancora stiamo rinchiusi…”, si domanda critico un utente sui social. “Il deficiente deve stare a casa”, tuona un altro su Twitter.