Morgan, alias Marco Castoldi, ha rilasciato in queste ore una lunga intervista a “Rolling Stone”, affrontando numerosi temi, a cominciare dalla quindicesima edizione di X Factor, ai nastri di partenza. Innanzitutto, l’artista ha sottolineato che, a suo avviso, non è successo niente di interessante negli ultimi anni all’interno del talent musicale, perché “partono da una prospettiva di proposta musicale blanda e non interessante. Cioè, lì in mezzo non c’è nessuno che abbia avuto le palle di assumersi delle responsabilità di scelte vere, musicalmente parlando”.



Secondo Morgan, se i Måneskin avessero ascoltato quello che gli ha consigliato Agnelli in occasione della partecipazione a X Factor, non avrebbero vinto il Festival di Sanremo e non sarebbero stati compresi internazionalmente all’Eurovision Song Contest: “Lui non c’entra niente con il loro modo di stare sul palco. La loro forza non sono i testi o le sonorità, anche se sono ottimi, ma la teatralità e in questo lui non c’azzecca nulla. Però, bisogna ammettere che Manuel è l’unico che è stato in grado di partorire qualcosa di decente dopo di me a livello di mercato discografico”.



MORGAN: “SENZA DI ME, X FACTOR È IMPLOSO”

Nel prosieguo del suo intervento su “Rolling Stone”, Morgan ha voluto sottolineare che si è spesso parlato della sua presunta ingestibilità a X Factor, ma nessuno parla mai di quanto si incassino volentieri “i risultati dei dischi di Noemi, Marco Mengoni, Michele Bravi e di tutti gli altri cresciuti grazie al mio lavoro. Ma a loro manca la capacità di riflettere in maniera sensata sul loro stesso settore. Cacciare me ha significato rendere X Factor un prodotto iper-standardizzato e che alla fine è imploso senza più risultati”.



Quel passato glorioso, che ha visto Morgan centrare cinque vittorie nel programma da giudice (record internazionale che nessuno è ancora riuscito a battere), non tornerà mai più? “A X Factor come giudice non mi ci vedo più e non ci andrei nemmeno come ospite per suonare. Ma la mia giuria ideale sarebbe composta da Maria De Filippi, Red Ronnie, Silvio Berlusconi e Carlo Verdone. E naturalmente da me come presentatore. Sarebbe una tv di alto livello”.

MORGAN: “FEDEZ? MEGLIO PARLARE CON LUI DI INSTAGRAM CHE DI MUSICA”

Morgan è poi ritornato sui suoi rapporti con Fedez, dal momento che su YouTube da tempo gira un video nel quale il rapper, durante una diretta con i fan, ha spiegato di essere stato bullizzato a X Factor. Castoldi gli risponde per le rime su “Rolling Stone”: “La verità è che lui mi ha bullizzato. Credo di avergli detto che stavo per andare a fare un concerto con un’orchestra, allora lui si è sentito in dovere di inventarsi che anche lui aveva inserito dei violini nel suo disco. Allora gli ho risposto: ‘Ah, ma allora è vero che hai fatto un disco?’. A quel punto è andato a chiamare i suoi amici e ha tentato di percuotermi, inscenando la classica scena di quando ti fai tenere fermo dagli altri”.

Se, per caso, domani Fedez chiamasse Morgan, dicendogli di lasciarsi alle spalle il passato e di fare una canzone insieme, Castoldi direbbe sì? “Sono uno senza preconcetti, ma dovrei vedere la proposta e sinceramente non è che non stia nella pelle… Con lui mi piacerebbe molto di più affrontare il tema Instagram. Non è una battuta: trovo che ci voglia molto impegno e conoscenza della materia. In questo periodo mi sta incuriosendo l’algoritmo di Instagram, quindi con lui parlerei più volentieri del lavoro di pubblicazione e monetizzazione sui social piuttosto che di musica, visto che non mi sembra proprio il suo campo”.