Un vero e proprio scivolone quello in cui è incappato il presidente del comitato delle Olimpiadi di Tokyo, Yoshiro Mori, che ha parlato delle donne in maniera arcaica e decisamente superficiale. Come riporta Open nel suo sito online, il numero uno del Joc, rispondendo ad una proposta da parte ministero dell’Istruzione giapponese, sulla possibilità di estendere le nomine nel consiglio dei Giochi a un maggior numero di donne, ha spiegato che «le riunioni a cui partecipano troppe donne in genere vanno avanti più del necessario», riferendosi al fatto che chiacchierano troppo.
L’83enne Yoshiro Mori ha quindi citato un esempio a sostegno della sua tesi, riguardante la sua presidenza della Federazione di Rugby: «Se una di loro alza la mano per intervenire, le altre si sentono obbligate a rispondere, e si finisce che tutte quante si ritrovano a partecipare». La proposta, nel dettaglio, prevede un aumento della presenza femminile nel comitato dall’attuale 20% al 40, esattamente il doppio: «Mi è stato riferito – ha proseguito Mori – che se incrementiamo la percentuale di donne nel board dobbiamo contenere la durata dei loro interventi, altrimenti non si fermano a parlare, e la questione diventa problematica».
YOSHIRO MORI, PAROLE SESSISTE: LA CONDANNA UNANIME
L’83enne presidente del comitato delle olimpiadi di Tokyo è stato ammonito da più parti, a cominciare dalla direttrice dello stesso Joc, Kaori Yamaguchi, che ha spiegato: «La parità di genere e un maggior rispetto per le persone con disabilità sono valori fondamentali per gli organizzatori dei Giochi a Tokyo. E’ deplorevole che il presidente del comitato organizzatore faccia questi commenti». Da più parti sono poi giunte richieste di dimissioni per lo stesso Yoshiro Mori, ma lo stesso ha fatto un passo indietro, scusandosi e parlando di un’uscita «inappropriata», ma senza lasciare il suo attuale incarico di prestigio. Stando a quanto scrive Open, l’83enne “non è nuovo a questo tipo di exploit”.