Una vera e propria moria di pesci quella che si è verificata in questi giorni in Texas, precisamente lungo la spiaggia di Quintana, nella contea di Brazoria. Come riportato dalla BBC, migliaia di pesci sono morti, galleggiando nelle acque a circa cento chilometri a sud di Houston, e stando a Bryant Frazier, direttore del dipartimento della contea che si occupa di parchi, l’evento sarebbe stato causato da una sorta di “tempesta perfetta”, leggasi la riduzione dei livelli di ossigeno nell’acqua che hanno fatto soffocare tutti gli animali. L’evento ha iniziato a verificarsi nella giornata di venerdì scorso e ha interessato un tratto di costa lungo una decina di chilometri.
Si tratta di una zona in cui già in passato si erano verificate morie di pesci a causa dell’innalzamento delle temperature, ma quanto accaduto di recente è «di gran lunga» superiore, così come spiegato da Patty Brinkmeyer, dirigente del parco, alla CNN, parlando della più grande quantità di pesci morti mai vista. La maggior parte erano menhaden (Brevoortia tyrannus), pesce marino che si trova solitamente nelle zona del golfo del Messico e della costa est degli Stati Uniti e del Canada. Come detto sopra, secondo gli esperti del parco, la moria sarebbe causata dalla carenza di ossigeno ma anche dalle temperature dell’acqua più alte della norma, nonché per via del mare più calmo e del cielo più nuvoloso rispetto al periodo.
MORIA DI PESCI IN TEXAS: L’ALTA TEMPERATURA E LE NUVOLE…
Di fatto quando aumenta la temperatura diminuisce l’ossigeno disciolto nell’acqua, e ciò rappresenta ovviamente un problema per i pesci. Inoltre, il vento solitamente fa circolare l’ossigeno nelle acque ma nell’ultimo periodo il mare è stato particolare calmo.
Infine le nuvole hanno oscurato il sole, limitando così la capacità di alghe e di altri organismi di produrre a loro volta ossigeno attraverso la fotosintesi che si verifica appunto sfruttando la luce solare. Le carcasse sono state rimosse fin da subito e dalla giornata di ieri la spiaggia è tornata agibile.