Sono trascorsi più di due anni dalla scomparsa di Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori della storia italiana. Oggi il Corriere della Sera ha diffuso un’intervista inedita firmata da Walter Veltroni e risalente a otto anni fa, effettuata per un programma di Rai Tre sulla storia della Rca. Una conversazione a tutto campo, dai primi passi nel mondo della musica al grande successo, passando per i trionfi delle sue colonne sonore per il cinema.
Ennio Morricone ha rivelato di aver trovato la fortuna grazie a una bocciatura: “Feci il concorso per diventare direttore del Conservatorio di Sassari. Mi bocciarono, arrivai quarto. Fu la mia fortuna”. Il compositore ha messo la firma su alcuni dei più grandi capolavori della storia della musica italiana, tra opere contemporanee, arrangiamenti per canzoni pop e musica leggera, senza dimenticare le musiche per 500 tra film e serie tv. E c’è un dettaglio da rimarcare: “Come compositore ho scritto anche cose non cinematografiche, varie cantate, pezzi di orchestra, pezzi di coro, più di cento composizioni. Quindi il fatto che io sia considerato ancora un compositore esclusivamente nel cinema mi disturba un po’, perché mi è rimasto l’orgoglio che mi veniva dalla classe di Petrassi e da Petrassi stesso”.
L’intervista inedita a Ennio Morricone
Soffermandosi sugli anni da arrangiatore, Ennio Morricone ha ricordato “Abbronzatissima” di Vianello e gli altri successi, sottolineando di voler sempre trovare una collocazione stilistica originale per ogni artista. Risposta a parte per Gianni Morandi, conosciuto quando aveva ancora 16 anni: “Fu affidato a me e io ho cominciato gli arrangiamenti per lui con molta timidezza, non solo perché avevo un ragazzino che bisognava portare al successo, ma perché dovevo tornare indietro sulle mie presunzioni e convergere sulla prevalenza della ritmica. Una volta fui chiamato nell’ufficio di Melis, il capo Rca, che aveva sul tavolo una pila di dischi americani. Me ne fece sentire alcuni dove c’erano botti con la batteria, quasi tutti erano così”. L’ultimo arrangiamento fatto per Morandi fu “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”, ultima firma prima di lasciare la Rca. Nel corso del lungo dialogo con Veltroni, Ennio Morricone ha anche parlato delle canzoni italiane più belle: “Mi piace molto quella di Endrigo “Io che amo solo te” e quella di Paoli “Senza fine”: due pezzi molto importanti. Non posso dimenticare certamente il grande successo di Modugno a Sanremo col suo “Volare”. Quando ascoltai quel pezzo, non a Sanremo, a casa, mi sembrò che si fosse aperta una porta importantissima nel mondo della canzone”.